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Elezioni, accise e PA: arrivano i via libera del Consiglio dei ministri

Economia
Elezioni, accise e PA: arrivano i via libera del Consiglio dei ministri
(Teleborsa) - Via libera del Consiglio dei ministri al decreto elezioni e alla riforma delle accise. Secondo quanto emerge infatti il governo ha approvato il provvedimento che consentirà di votare in due giorni (domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15) già dalla prossima tornata di elezioni amministrative. La data individuata per il primo turno delle comunali dovrebbe essere quella del 25-26 maggio mentre l'election day con i referendum sarà nelle date dei ballottaggi, l'8 e 9 giugno.

Ok anche alla riforma delle accise che prevede un allineamento di quelle su gasolio e benzina in 5 anni. Confermato invece l'impegno a garantire il regime speciale sulle accise per il gasolio agricolo, ha annunciato il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Il ministro ha definito la decisione "indispensabile per non aumentare i costi di produzione e, di conseguenza, i prezzi al consumo, evitando così nuovi oneri per agricoltori e pescatori".

Sul fronte fiscale è arrivato l'ok anche alla proroga dal 31 luglio al 30 settembre dell'adesione al concordato preventivo, escludendo chi adotta il regime forfettari. A farlo sapere è il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, al termine del Cdm. Approvati anche il testo unico in materia di riscossione e, in prima lettura, un correttivo che introduce diverse misure di semplificazione in materia di adempimenti e versamenti. "Con questi provvedimenti il governo conferma il proprio impegno nel percorso di ammodernamento del nostro sistema fiscale perseguendo gli obiettivi di certezza del diritto e di competitività della nostra Nazione. Rendiamo il nostro sistema più equo, moderno ed efficiente, per rispondere alle esigenze di cittadini e imprese", ha dichiarato Leo.

Il Consiglio dei ministri ha approvato anche il testo del disegno di legge Merito presentato dal ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo. Tra le misure contenute nel ddl anche quella che prevede la possibilità per un dirigente di proporre un proprio collaboratore per la qualifica di dirigente, senza concorso. "Il testo – spiega un comunicato – introduce importanti innovazioni destinate a rendere più moderni ed efficienti gli assetti organizzativi delle Pubbliche amministrazioni. Vengono introdotti nuovi strumenti per migliorare la misurazione e la valutazione della performance dei dipendenti pubblici, basati sul raggiungimento di obiettivi misurabili, a cui collegare prospettive di carriera capaci di valorizzare il merito e anche, gradualmente, la retribuzione". "Questo provvedimento rappresenta un passo importante che riconosce la centralità delle persone. Passiamo da un approccio 'burocratico' della valutazione e misurazione della performance a un approccio per 'obiettivi' in cui contano i risultati raggiunti", ha dichiarato il ministro Zangrillo.
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