(Teleborsa) - I
flussi dei fondi ESG hanno mostrato segnali di
indebolimento nel 2023: a livello globale, i fondi ESG hanno raccolto 58 miliardi di dollari, 122 miliardi di dollari in meno rispetto al 2022 e 543 miliardi di dollari in meno rispetto al 2021. È quanto emerge dall'
Osservatorio sui Mercati dei Capitali realizzato da
EQUITA in collaborazione con Università Bocconi.
La ricerca evidenzia che l'
Europa continua a rappresentare il
mercato più sviluppato per gli investimenti ESG, rimanendo l'unico a mantenere una raccolta netta positiva, mentre gli Stati Uniti hanno registrato una raccolta netta negativa di -14 miliardi di dollari contro +3,3 miliardi di dollari nel 2022.
In linea con le tendenze globali, anche il
mercato italiano ha confermato il trend negativo osservato in altre aree geografiche in termini di
deflussi netti ESG che ammontano a 8 miliardi di euro per il 2023 (19 miliardi di euro di afflussi netti nel 2022), facendo tuttavia meglio dei deflussi netti totali dell'anno pari a 48 miliardi di euro.
Dall'Osservatorio emerge anche che gli
indici ESG non mostrano una deviazione significativa rispetto ai loro indici convenzionali, in quanto nel 2023 sono stati influenzati in egual misura dai macro driver. Guardando agli indici ESG in Europa: l'indice MSCI Europe ESG Leaders (+11,3%) ha sovra-performato il suo equivalente convenzionale (+10,2%). Nel mercato statunitense, l'indice S&P 500 ESG (+25,9% nel 2023) ha sovra-performato il suo equivalente convenzionale (+24,2%)