(Teleborsa) - L'
Arera nell'aggiornamento delle condizioni del
servizio di tutela della vulnerabilità ha fatto sapere che per il mese di marzo 2024, il prezzo di riferimento del
gas per il cliente tipo domestico è pari a 101,50 centesimi di euro per metro cubo (+1,1% su febbraio).
“L’incremento dei prezzi dell’1,1 % equivale ad un aggravio di spesa medio di 12,5 euro annui a famiglia rispetto alle tariffe di febbraio, con la bolletta media dei clienti vulnerabili che, considerato un consumo di 1.100 metri cubi all’anno, si attesta a 1.116,5 euro all’anno – commenta il presidente di
Assoutenti, Furio Truzzi – 2,5 milioni di famiglie vulnerabili subiranno l’aumento, e sul mercato libero del gas la situazione è addirittura peggiore: qui la concorrenza tra operatori stenta a decollare, e le tariffe medie praticate ai clienti risultano ancora oggi sensibilmente più alte rispetto a quelle della vulnerabilità”.
"Gli utenti vulnerabili del gas pagano oggi bollette più care in media del 43,6% rispetto a tre anni fa", ha commentato il
Codacons. "Al di là delle nuove tariffe, va tuttavia considerato che in tema di bollette luce e gas a partire dallo scorso 1 aprile gli italiani affronteranno nuovi rincari, legati stavolta ai ritocchi degli oneri di sistema e alla fine dei bonus straordinari. Il bonus sociale per l'elettricità e il gas è tornato infatti al regime ordinario, con le soglie Isee fissate a 9.530 euro e a 20.000 euro per le famiglie numerose (con oltre tre figli) – ha aggiunto l'Associazione –. Dall’1 aprile aumentano poi gli incentivi per le rinnovabili addebitati in bolletta (componente “Asos”) che salgono del 17% a circa 3 centesimi al kWh, mentre gli oneri per finanziare il bonus elettrico, la messa in sicurezza del nucleare, le agevolazioni tariffarie per il settore ferroviario e il sostegno alla ricerca di sistema (Arim) aumentano del 26% a 0,9 centesimi/kWh, con un impatto complessivo in bolletta pari a +105 euro annui a famiglia".
"Dato negativo, ma atteso. Riflette il rialzo del prezzo del gas nei mercati all'ingrosso. Una speculazione, visto che, nonostante si sia oramai arrivati alla fine della stagione termica, gli stoccaggi in Europa sono ancora pieni. Il rammarico è che il rincaro pari a 12,50 euro su base annua, per quanto basso, avrebbe potuto tramutarsi in un risparmio pari a 127 euro se non fossero stati rimessi a inizio anno gli oneri di sistema e le vecchie aliquote Iva. Senza questi aumenti di tasse, infatti, il gas sarebbe crollato del 14%" afferma Marco Vignola, vicepresidente dell'
Unione Nazionale Consumatori.
Secondo lo studio dell'Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, il +1,1% significa spendere
12,50 euro in più su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l'anno scorrevole, ma dal 1° marzo 2024 al 28 febbraio 2025, nell'ipotesi di prezzi costanti), sale così a 1117 euro, che sommati ai 546 della luce della famiglia tipo, determinano una stangata complessiva pari a 1663 euro.
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