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TPL, Intesa Sanpaolo – ASSTRA: segnali di ripresa post pandemia, cresce domanda di mobilità

Economia
TPL, Intesa Sanpaolo – ASSTRA: segnali di ripresa post pandemia, cresce domanda di mobilità
(Teleborsa) - Il valore della produzione delle aziende di TPL registra una accelerazione del 7,1% a livello mediano nel 2022 e una crescita del 4,4% nel 2023. Il risultato è in parte anche legato alla ripresa della domanda di mobilità. Nonostante le imprese di TPL risentano ancora, a livello medio nazionale, di una riduzione strutturale di passeggeri rispetto al dato pre-Covid, i dati mostrano una progressiva ripresa: nel 2022 i passeggeri trasportati sono cresciuti del 31% rispetto al 2021, nel 2023 del 15% rispetto al 2022. Tuttavia, depurando i dati dall’inflazione, il valore della produzione, rispetto al 2019, mostra una leggera flessione del 2%. È quanto emerge dalla sesta edizione del Rapporto Intesa Sanpaolo – ASSTRA "Le performance delle imprese di trasporto pubblico locale" presentata oggi a Bari.

Le previsioni per il biennio 2024-2025 indicano una crescita del valore della produzione, che si attesterà intorno all’1% nel 2024 e al 2% nel 2025. I margini risentono della accentuata dinamica dei costi energetici: il Margine Operativo Lordo (MOL) a livello mediano si riduce al 4,2% del valore della produzione nel 2022 (rispetto al 5% del 2021), per poi salire al 6,1% nel 2023, quando le tensioni sui costi si attutiscono. Marcata accelerazione dei flussi di investimento: nel 2023 le aziende hanno investito il 17,6% del proprio fatturato a livello mediano.

I costi operativi registrano una crescita dell’1,3% rispetto al 2023 e si stima che avranno un ulteriore crescita dell’1,1% nel 2025, rispetto al 2024: tale dinamica è sostenuta dall’accelerazione del costo del lavoro e dall’aumento del costo per servizi, mentre la spesa per materie prime/energia dovrebbe ridimensionarsi rispetto ai valori del 2023. Tali dinamiche porteranno nel biennio di previsione (2024-2025) ad una crescita dei margini lordi.

Punto di criticità evidenziato nello studio riguarda la timida crescita delle tariffe rispetto all’inflazione, che ha registrato un aumento del 26% per il settore dei trasporti, mentre le tariffe del TPL sono cresciute solo dell’11,1% dal 2016. Il costo per vettura-km a livello mediano risulta pari a 3,7 euro nel 2023, stabile rispetto al 2022 e in lieve aumento rispetto al 2021. Il costo per passeggero risente invece della positiva performance registrata dalla domanda e si riduce a livello mediano da 3,6 euro a 2,9 euro.

"Lo studio presentato oggi mostra come le aziende stiano facendo, con grandi sforzi gestionali, la loro parte, dimostrando grandi capacità di messa a terra degli investimenti – ha dichiarato Andrea Gibelli, Presidente di ASSTRA –. Abbiamo bisogno, tuttavia, di un contesto stabile e fertile per continuare ad investire ed attrarre domanda di mobilità. Per evitare impatti negativi e pesanti sulle imprese e di vanificare gli sforzi profusi è cruciale indicizzare il Fondo nazionale trasporti all’inflazione, recuperando quella pregressa per almeno 800 milioni di euro annui, per poter affrontare le sfide legate all’aumento generale dei costi di produzione, ed in particolare per il rinnovo del CCNL di settore, e per portare a compimento e rafforzare i processi di transizione energetica del settore".

"L’analisi dei bilanci delle aziende evidenzia l’ulteriore accelerazione dei flussi di investimento nel 2022 e nel 2023, frutto della crescente attenzione sia delle imprese sia del policy maker verso un servizio che rappresenta una leva fondamentale per la sostenibilità delle nostre città e per la diffusione di nuovi modelli di mobilità – ha dichiarato Laura Campanini, Responsabile Local Public Finance, Research Department Intesa Sanpaolo dichiara –. Gli investimenti hanno consentito di portare l’età media del parco mezzi a 10 anni, in sensibile miglioramento rispetto al 2018. Ma la strada da fare è ancora tanta con riferimento sia al rinnovo flotte, in particolare in alcuni territori, sia alla transizione energetica".

La presentazione del Rapporto Intesa Sanpaolo – ASSTRA, tenutosi a Bari presso Villa Romanazzi Carducci, è stata aperta da Andrea Gibelli, Presidente di ASSTRA, e Matteo Colamussi, Presidente di ASSTRA Puglia. A seguire, i saluti istituzionali delle autorità locali: Domenico Scaramuzzi, Assessore alla Cura del Territorio, con deleghe alle Opere Pubbliche, Reti e Mobilità Sostenibile del Comune di Bari, e Debora Ciliento, Assessore ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile della Regione Puglia, sono stati illustrati i dati del rapporto da Laura Campanini, Responsabile Local Public Finance del Research Department di Intesa Sanpaolo. Dopo l’intervento di Nicola Zaccheo, Presidente dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), si è tenuto il dibattito sui dati del rapporto con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione di: Fulvio Bonavitacola, Coordinatore della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome; Michele Sperti, Vicepresidente Vicario di ANCI Puglia; Giuseppina Gualtieri, Vicepresidente ASSTRA; Massimo Nitti, Vicepresidente ASSTRA; Bruno Bitetti, Managing Partner di Studio Malena e Associati.
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