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Lavoro, prospettive assunzione: +13% in primo trimestre 2024

ma il 75% delle aziende fatica a trovare i talenti ricercati

Economia
Lavoro, prospettive assunzione: +13% in primo trimestre 2024
(Teleborsa) - Pur rilevando previsioni meno ottimiste, per il primo trimestre del nuovo anno il “ManpowerGroup Employment Outlook Survey” (MEOS) sulle prospettive occupazionali, mostra una previsione di crescita positiva secondo i datori di lavoro italiani, che si aspettano un incremento nelle assunzioni con un Net Employment Outlook (NEO – previsione di occupazione) del +13%, al netto degli aggiustamenti stagionali. Si tratta del tredicesimo trimestre di fila con aspettative positive. Il confronto con l’ultimo trimestre 2023 mostra un calo di 6 punti percentuali, ma il confronto anno su anno rivela una crescita del +3% rispetto al primo trimestre 2023. Il settore energetico si conferma anche per i prossimi tre mesi quello con le aspettative migliori (+28%), seguito da commercio, IT e trasporti.
“La nostra ricerca, pur rilevando previsioni meno ottimiste rispetto all’ultimo trimestre, evidenzia che i datori di lavoro italiani che prevedono un aumento del numero di persone nei propri organici per il primo trimestre del nuovo anno sono nettamente superiori a coloro che prevedono una decrescita. È un segnale positivo, oltretutto in miglioramento se confrontato con l’inizio del 2023", commenta Anna Gionfriddo, Amministratrice Delegata di ManpowerGroup Italia. "Queste previsioni incoraggianti si scontrano con la mancanza di talenti con le competenze cercate dalle aziende, segnalata da tre imprese su quattro. Un fattore che si aggiunge alle sfide relative agli sviluppi dell’Intelligenza Artificiale: l’83% delle aziende, infatti, si sta preparando ai cambiamenti di ruoli e competenze a seguito dell’introduzione dell’intelligenza artificiale. È necessario quindi un impegno unitario da parte di enti di formazione, istituzioni, imprese e agenzie per il lavoro per l’upskilling e reskilling delle persone, così da offrire ai lavoratori le nuove competenze ricercate dalle aziende e alleviare il problema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro”.


In dettaglio: il comparto dell’energia si conferma anche per l’inizio del 2024 il settore con le migliori previsioni di assunzione: +28%, le migliori tra tutti i settori economici. Seguono con buone prospettive anche commercio e servizi (+23%), informatica (+21%) e trasporti (+21%). Prospettive positive anche per l’industria (+13%), le comunicazioni (+12%), finanza e immobiliare (+9%). L’unico settore che evidenzia una flessione delle aspettative è quello della sanità e life sciences, che segna -11%.

Emerge anche che le imprese italiane continuano a segnalare un grave problema di talent shortage sul mercato del lavoro: il 75% dichiara di aver avuto almeno qualche difficoltà a trovare candidati con le competenze richieste e per oltre una su dieci le difficoltà sono state molte. Ben una su quattro afferma che è difficile trovare le giuste capacità informatiche (25%) e per quasi una su cinque ci sono problemi con le skills chieste nei reparti produttivi (19%). Seguono poi le competenze ingegneristiche (17%), amministrative (16%) e logistiche (16%).

Per quanto riguarda le sfide poste da intelligenza artificiale e transizione ecologica, l’83% delle organizzazioni italiane sta riflettendo su come gestire le sfide legate ai nuovi lavori e mansioni dovuti allo sviluppo dell’IA. Il 23% pensa di formare il personale già in azienda e sempre il 23% vuole assumere nuovi professionisti qualificati. Il 17% ritiene di dover definire meglio quali mansioni possono trarre vantaggio dall’IA e il 16% di dover capire quali competenze attuali dovranno essere aggiornate. Il 15% sta valutando se creare importanti programmi di formazione e aggiornamento per il proprio personale.



Per quanto riguarda la transizione ecologica la maggioranza delle imprese italiane pensa che gran parte delle competenze in ogni settore aziendale dovrà cambiare per adeguarsi a pratiche più sostenibili ed ecologiche. Ad esempio, secondo i datori di lavoro italiani tutte le funzioni IT e Operations dovranno mutare il 66% delle loro competenze tecniche, aggiornandole in chiave green.



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