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PNRR, Cdm approva Dl con misure urgenti per attuazione

L'obiettivo è accelerare il raggiungimento degli obiettivi necessari a ottenere la seconda tranche da 24,1 miliardi

Economia
PNRR, Cdm approva Dl con misure urgenti per attuazione
(Teleborsa) - Il Consiglio dei ministri – su proposta del presidente Mario Draghi, del ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco, del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, del Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Trasformazione digitale Vittorio Colao, del ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, del ministro della Giustizia Marta Cartabia, del ministro dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, – ha approvato un decreto legge che introduce ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il testo – fa sapere Palazzo Chigi in una nota – mira all'accelerazione del raggiungimento di specifici obiettivi del Pnrr.

L'obiettivo è accelerare la realizzazione di tutti i progetti utili a ottenere, a giugno, anche il secondo assegno da 24,1 miliardi da parte di Bruxelles. Secondo la bozza del decreto le misure vanno dal contrasto all'evasione ai fondi europei per l'elettrificazione dei porti fino al codice di condotta social per la Pubblica amministrazione. Tra le modifiche anche l'abolizione dell'obbligo di fattura elettronica per le partite Iva in regime forfettario entro i 25mila euro di reddito fino al 2024. Scatteranno invece dal 30 giugno, nonostante i distinguo leghisti, le multe per chi non consente i pagamenti con il Pos, finora sempre rinviate anche se sono state introdotte nel 2014. Arrivano punteggi più alti nelle gare per chi ha il "bollino" della certificazione di genere, mentre la Pa potrà stabilire "vantaggi specifici" per il genere meno rappresentato per andare verso l'equilibrio. Ma per la Pa si spinge anche sull'acceleratore del digitale, con la newco per supportare la transizione ma anche con le regole per una sorta di galateo social da parte dei dipendenti anche per proteggere la "reputazione" della pubblica amministrazione. Arriva, infine, la riforma del reclutamento del pubblico impiego, con l'obbligo per chi partecipa ai concorsi di superare almeno una prova di lingua straniera, oltre all'obbligo di passare per il portale Inpa per tutte le procedure di selezione.




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