(Teleborsa) - Il
risultato elettorale russo che, nonostante le mille polemiche, ha incoronato ancora una volta
Vladimir Putin, ha diviso il governo italiano. "
Quando un popolo vota ha sempre sempre ragione, le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince sia quando uno le perde", sono le parole del vicepremier e leader della Lega
Matteo Salvini, che a proposito delle elezioni nella Federazione russa prende atto del responso delle urne sottolineando che "io quando le perdo cerco di capire dove ho sbagliato e come fare meglio la prossima volta". Ci penserà poi
una nota della Lega precisare che: "In Russia hanno votato, non diamo un giudizio positivo o negativo del risultato, ne prendiamo atto e lavoriamo (spero tutti insieme) per la fine della guerra e il ritorno alla pace. Con una guerra in corso non c'è niente da festeggiare".
Dall'altra parte, per il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia
Antonio Tajani, le elezioni presidenziali in Russia "sono state caratterizzate da pressioni forti, anche violente. Alexei Navalny è stato escluso dalle elezioni con un omicidio. Non c'erano candidati avversari di Putin - rimarca ancora il leader degli azzurri - abbiamo visto soldati entrare dentro i seggi per vedere come votava la gente".
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Il popolo ha sempre ragione quando è messo nelle condizioni di votare liberamente", sono le parole di
Massimo Ruspandini, vicecapogruppo di FdI alla Camera, sottolinenando che in nazioni come la Russia la democrazia è incompleta.
Tuttavia, non è stata inviata alcuna lettera di congratulazioni da parte del presidente italiano a quello russo. Sebbene la posizione di Palazzo Chigi sia più vicina a quella della Farnesina,
Giorgia Meloni, ad Agorà, in serata ha sottolineato come "l
a posizione del governo è molto chiara, il centrodestra è una maggioranza molto coesa, come si dimostra nell'unico modo in cui si può dimostrare la coesione di una maggioranza, e cioè nella velocità di attuazione e nella chiarezza di attuazione della linea di un governo".
"Quello che noi abbiamo fatto in questo anno e mezzo con la velocità con cui lo abbiamo fatto, e la chiarezza che abbiamo dimostrato in politica estera, tutto questo racconta di una maggioranza coesa", osserva la leader di Fratelli d'Italia. "E io - aggiunge Meloni - credo che il punto sia sempre questo: cioè non conta quanto il campo sia largo, ma conta quanto quel campo sia coeso e compatibile, quanto abbia risposte chiare da dare ai cittadini e da rappresentare all'estero. E l'Italia con la maggioranza di centrodestra chiaramente questo lo sta facendo".