(Teleborsa) -
Myplant & Garden, il più importante appuntamento fieristico per il settore del florovivaismo,
raddoppia e consolida il posizionamento internazionale con
Myplant & Garden Middle East, la prima fiera italiana B2B del verde
a Dubai.
La nuova fiera è stata resa possibile dalla
stretta collaborazione con gli uffici IEG Middle East, presenza solida e consolidata nel panorama fieristico di Dubai. Obiettivo degli organizzatori è
intercettare nuovi canali commerciali e inserirsi in un
mercato dalle potenzialità crescenti.
"La scelta di IEG di guardare con sempre maggiore attenzione ai mercati internazionali trova un’ulteriore conferma con questa prima edizione di Myplant & Garden Middle Est, la prima fiera italiana B2B del verde che si terrà a Dubai, un mercato ricco di potenzialità per questo settore", spiega
l’Ad Corrado Peraboni, aggiungendo "la scelta di Dubai si inserisce nella linea già tracciata con JGT Dubai (Jewellery, Gem & Techonology) e Dubai Muscle Show, Dubai Active e Dubai Active Industry. La strategia del gruppo, che punta a posizionarsi sempre più come player globale è quella di creare spin off dei suoi eventi più rilevanti nelle aree maggiormente interessanti per i diversi prodotti".
"La novità di quest'anno di Myplant & Garden sono gli
obiettivi sempre più ambiziosi: 55.000 metri quadri espositivi e 800 espositori. La filiera del florovivaismo e del paesaggio è sempre di grande interesse ed aumenta sempre più la presenza. Il mercato italiano vale più di 3 miliardi di euro e l'attenzione al settore è in costante aumento perché legata a tanti ambiti: sociale, benessere, salute", ha affermato
Valeria Randazzo, Exhibition Manager di Myplant & Garden.
"In vista della decima edizione di Myplant – affermano gli organizzatori – abbiamo deciso di andare fisicamente a Dubai per mostrare la qualità di un’offerta fieristica di alto livello.
I Paesi del Gulf Cooperation Council - Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman, Qatar – nel 2023 hanno
importato circa 390 milioni di dollari di materiale vegetale. Emirati, con 145 milioni, e Arabia, con 130 milioni, guidano la classifica, e il sentiment è positivo per i prossimi anni".
L’attenzione al verde di Dubai è parte di una visione di
sviluppo strategico emiratino, che si è tradotta nella valorizzazione e preservazione delle risorse naturali – le
otto aree protette coprono il 31% del territorio – con l’obiettivo di proteggere, ripristinare e promuovere gli ecosistemi naturali attraverso iniziative di ricerca scientifica, monitoraggio e tutela del paesaggio. Inoltre, lo
sviluppo delle attività commerciali e residenziali verso le aree desertiche e la
concentrazione del turismo soprattutto in ambito costiero (Dubai è una delle mete più visitate al mondo) offrono ampie possibilità all’ingresso di produzioni florovivaistiche.
L’import florovivaistico degli EAU nel 2023 si è assestato a
145 milioni di dollari, in costante aumento rispetto ai 79 del 2020 e ai 116 del 2022. I
Paesi Bassi sono il
primo partner commerciale (oltre il 28% dell’import),
seguiti dal Kenya (oltre il 22%). Ecuador (oltre il 8%) e Cina (il 7%) si contendono il terzo gradino del podio, a grande distanza dai primi due Paesi. Colombia, Thailandia, Spagna, India, Francia e Stati Uniti chiudono la top ten.
In questo quadro, il
prodotto "Made in Italy" – pur essendo l’Italia il terzo esportatore a livello mondiale, con oltre il 5% delle quote - si ritaglia un
ruolo ancora marginale, con un export verso gli Emirati stimato poco sopra al milione di dollari (pari allo 0.8% dell’import florovivaistico emiratino). Ma l'Italia vanta anche
grandi potenzialità di penetrazione, grazie anche al partenariato strategico siglato tra Italia ed Emirati nel 2023, che apre a nuove collaborazioni nell’economia circolare e sviluppo sostenibile, innovazione e tecnologie 4.0, agritech e greentech, energie rinnovabili e tecnologie pulite, sicurezza alimentare, industria e tecnologie
avanzate.