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Danieli prevede marginalità colpita da aumento costi energetici

Finanza
Danieli prevede marginalità colpita da aumento costi energetici
(Teleborsa) - Il consiglio di amministrazione della Danieli, società quotata su Euronext Milan e attiva nella produzione di macchine e impianti per l'industria siderurgica, ha esaminato ed approvato la relazione finanziaria semestrale consolidata al 31 dicembre 2021. Ha chiuso il primo semestre a fine dicembre 2021 con un utile netto in rialzo del 323% a 59,7 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2020, su ricavi operativi di 1.568,3 milioni di euro, in aumento del 23% rispetto allo stesso periodo dell'anno prima. L'EBITDA è salito del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, trainato dal settore Steel Making che ha beneficiato di prezzi e volumi elevati pur avendo sofferto una marginalità compromessa a fine anno dal costo triplicato dei fattori energetici e con un settore Plant Making con margini soddisfacenti.

L'intervento militare in Ucraina ha generato "un persistente aumento dei costi nei fattori energetici" che potrebbe impattare negativamente sul risultato di ABS Steel Making se confermato nel tempo mentre per il settore Danieli Plant Making non sono in essere ad oggi progetti di valore significativo in Ucraina e rimangono attivi solo alcuni progetti con clienti russi (per un valore di circa il 1,7% del portafoglio ordini del gruppo al 31 dicembre 2021) seppure con rallentamenti derivanti dalle limitazioni finanziarie poste sulle banche russe.

La società italiana ha anche comunicati che gli uffici tecnici a Dnepropetrovsk sono al momento chiusi e Danieli ha provveduto al trasporto e all'accoglienza in Italia delle famiglie dei nostri colleghi ucraini in parte rimasti nel paese a seguito degli arruolamenti per ordine governativo.

Danieli, ad oggi, ritiene prudente rivedere le guidance economiche per il 2021/2022 presentate ad ottobre 2021 per il settore Plant Making con una riduzione del fatturato e marginalità del 10% mentre per ABS Steel Making i fatturati potrebbero essere più alti quanto inizialmente previsto seppure con una marginalità in proporzione inferiore del 10-15% per l'effetto della volatilità dei costi dei fattori produttivi ed energetici utilizzati.
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