(Teleborsa) -
Irce, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e operatore nel settore dei conduttori per avvolgimento di macchine elettriche e nel settore dei cavi elettrici, ha chiuso il
2023 con un
fatturato consolidato di 402,78 milioni di euro, in calo del 11,4% rispetto al 2022, con la riduzione che è dovuta principalmente ai minori volumi venduti e, in parte, al calo del prezzo del rame (la quotazione media LME del 2023, è stata del 6,0% inferiore a quella del 2022).
L'
EBITDA è stato pari a 21,37 milioni di euro, rispetto ai 19,37 milioni di euro dell'anno precedente. L'
utile netto è stato di 8,23 milioni di euro, rispetto agli 9,22 milioni di euro del 2022.
La
posizione finanziaria netta al 30 dicembre 2023 ammonta a 25,65 milioni di euro, in forte diminuzione rispetto a 60,05 milioni di euro del 31 dicembre 2022, grazie all'importante riduzione del capitale circolante ed alla cassa generata dalla gestione operativa.
Irce afferma che nei
primi mesi di quest'anno, la
domanda nel settore dei conduttori per avvolgimenti in Europa rimane debole e ci si aspetta una ripresa già alla fine del primo semestre. Nel mercato sudamericano, la situazione è migliore, e le vendite sono in linea con quelle dello scorso anno. Nel settore dei cavi, l'attuale portafoglio ordini, composto da commesse pubbliche di lungo termine, dovrebbe consentire di mantenere le vendite su buoni livelli ed in miglioramento rispetto allo scorso anno.
Il CdA ha deliberato di proporre all'assemblea la distribuzione di un
dividendo di 0,06 euro per azione, data di stacco 20 maggio 2024 con record date il 21 maggio 2024 e payment date il giorno 22 maggio 2024.