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Migranti, a Cutro il Consiglio dei Ministri: le misure studiate dal Governo

Economia
Migranti, a Cutro il Consiglio dei Ministri: le misure studiate dal Governo
(Teleborsa) - Domani il Consiglio dei ministri si svolgerà come annunciato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Cutro, nel crotonese. Al centro della riunione ci sarà il dossier migranti con il governo che dovrebbe dare il via libera a un nuovo decreto. Si tratterebbe del terzo intervento dell'esecutivo dal momento del suo insediamento dopo il decreto flussi e la stretta promossa contro le navi delle Ong.

Nel Consiglio dei Ministri non ci sarà però spazio per giri di vite o strette sui permessi di soggiorno. Le misure dovrebbero andare invece nella direzione di un innalzamento delle pene per gli scafisti, rafforzamento dei corridoi umanitari e potenziamento dei flussi regolari. Ma per quel che riguarda contenuti nessuna indiscrezione è arrivata da Palazzo Chigi. Nonostante il pressing della Lega, non troveranno spazio nemmeno le norme contenute nei decreti Salvini del 2018. A spiegarlo è stata la sottosegretaria di Fratelli d’Italia al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro. "Non riscriveremo i decreti Salvini", ha chiarito. Da una parte infatti la premier Giorgia Meloni e Fdi, che nel nuovo decreto sull’immigrazione atteso in Cdm intendono inserire norme il meno possibile divisive.

Matteo Salvini ha sposato la linea migratoria del Primo Ministro del Regno Unito Rishi Sunak, a partire dal fatto che "se arrivi illegalmente nel Regno Unito non puoi chiedere asilo, non puoi beneficiare del nostro sistema di protezione dalla schiavitù moderna, non puoi pretendere tutele umanitarie fasulle, non puoi restare". Una linea che però al momento non coincide con quella voluta da Fratelli d’Italia: non è questo il momento per ulteriori strette sui migranti irregolari più in là si vedrà, è il messaggio lanciato agli alleati di governo, ora c’è solo da colpire chi si è macchiato di un dramma destinato a restare nella storia del Paese.

Gli obiettivi di Giorgia Meloni per ora si possono intuire fra le linee dell’informativa che il ministro Piantedosi ha effettuato alla Camera: rafforzare gli strumenti per favorire l’immigrazione legale e semplificare gli aspetti procedurali, intensificare i corridoi umanitari, e contrastare le reti criminali degli scafisti, "causa principale, immediata e diretta" dei morti in mare, come l’ha definita il ministro dell’Interno.

Per quel che riguarda il fronte europeo secondo il Governo serve un patto su Migrazione e Asilo, dossier al centro del prossimo Consiglio Ue. Un tema che è stato affrontato anche durante l’incontro di Meloni con il primo ministro olandese Mark Rutte, che insiste sull’applicazione del Regolamento di Dublino per limitare i movimenti secondari.
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