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Superbonus, soluzione rapida per i crediti in scadenza: il governo pronto a dare l'ok

Economia
Superbonus, soluzione rapida per i crediti in scadenza: il governo pronto a dare l'ok
(Teleborsa) - Il governo sarebbe pronto a dare l'ok alla soluzione individuata dal relatore del dl Superbonus, Andrea de Bertoldi (Fdi), che consente di iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate fin dal momento in cui viene preso in carica dalla banca. L'esecutivo punta quindi a chiudere rapidamente il dossier e consentire la cessione dei crediti edilizi maturati nel 2022, ma attualmente bloccati nell’iter di approvazione in banca la cui scadenza del 31 marzo minaccia la loro decadenza.

Lo stesso relatore ha annunciato che sono 311 gli emendamenti al Dl Superbonus depositati in commissione Finanze alla Camera. De Bertoldi si è detto soddisfatto per il numero contenuto di proposte di modifica complessivamente presentate. Un dato, fa rilevare, che rivela l’accoglimento da parte delle opposizioni al suo invito a dialogo sulle modifiche da apportare al testo e che non fa scattare il ricorso ai cosiddetti "segnalati". Giovedì alle 14 la commissione dovrebbe riunirsi sulle ammissibilità.

Nello specifico, il pacchetto di emendamenti prioritari di Forza Italia interviene sullo sblocco dei crediti posseduti dalle banche tramite la compensazione con gli F24 con metodo funzionale, frazionabilità del credito e acquisto da parte delle partecipate di Stato. Inoltre si prevede la non applicazione del blocco della cessione dei crediti con sconto in fattura da bonus edilizi per i territori terremotati, terzo settore, aree oggetto di rigenerazione urbana e per la rimozione delle barriere architettoniche.

De Bertoldi ha riferito anche di una riunione tenuta questa mattina al ministero dell’Economia nel corso della quale si è fatto il punto sulle operazioni di cessione del credito e sconto in fatture che dovrebbero “sopravvivere”. Risultano pertanto confermate quelle relative a immobili ex Iacp, Onlus, Sismabonus e, per quanto riguarda i lavori eseguiti prima del varo del Dl, quelli relativi alla cosiddetta edilizia libera (caldaie o infissi, tra gli altri). Si lavora inoltre ai cantieri in atto per le residenze unifamiliari.

Mentre resta ancora in ’stand by’, in attesa di ulteriori riflessioni da parte della Ragioneria generale dello Stato, la soluzione ’F24’ sollecitata dal sistema bancario e delle imprese. La Commissione procederà al voto degli emendamenti tra il 20 e il 24 marzo mentre la discussione generale sul provvedimento da parte dell’Assemblea di Montecitorio è attesa dal 27.


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