(Teleborsa) - Dazi su 18 miliardi di dollari di prodotti importati, dalle auto elettriche alle celle solari, passando per i semiconduttori e le batterie più avanzate. La decisione del
presidente degli Stati Uniti Joe Biden, dettata dalla volontà di proteggere l'industria americana, soprattutto quella dell'auto, ma anche da motivazioni elettorali, ha fatto insorgere Pechino. "La decisione statunitense viene da considerazioni politiche – ha affermato il
ministero del Commercio di Pechino in una nota –. Nello specifico, si tratta di un tipico gioco politico e la parte cinese esprime forte insoddisfazione".
Il
ministero del Commercio cinese ha accusato gli Usa di "commettere errori su errori" e ha affermato che gli aumenti tariffari proposti violano gli impegni di Biden di evitare il disaccoppiamento dalla Cina. "Ciò influenzerà seriamente l'atmosfera della cooperazione bilaterale – si legge ancora nella dichiarazione –. Gli Stati Uniti dovrebbero correggere immediatamente i propri errori e cancellare le tariffe aggiuntive imposte alla Cina".
Il
portavoce del ministero Wang Wenbin ha affermato che la Cina adotterà "tutte le misure necessarie per salvaguardare i suoi legittimi diritti e interessi". Sono 14 le richieste di aumento fatte dalla presidenza Usa alla
rappresentante al Commercio americana Katherine Tai. I
veicoli elettrici cinesi saranno soggetti a una tariffa del 100%, quattro volte l'attuale tasso del 25%, mentre i dazi sulle
importazioni di celle solari e semiconduttori dalla Cina raddoppieranno fino al 50%. L'aliquota su alcune
importazioni di acciaio e alluminio aumenterà al 25%, più del triplo del livello attuale. Colpite anche le
batterie elettriche agli ioni di litio per le auto elettriche (25%).
Gli aumenti dovrebbero essere attuati da quest'anno fino al 2026, a seconda delle voci. Le tariffe sul tavolo coprono
18 miliardi di dollari in beni, secondo una stima diffusa dalle principali agenzie di stampa. "Il presidente Biden – ha affermato la
segretaria al Commercio Usa Gina Raimondo – sta intraprendendo azioni decisive per garantire che le pratiche commerciali sleali non minaccino la nostra competitività e sicurezza economica, rafforzando al tempo stesso la produzione americana. Si tratta di un approccio strategico alla politica commerciale che aiuterà a proteggere le principali industrie statunitensi, come i settori dell'energia pulita e dei semiconduttori".