(Teleborsa) -
L’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato con
93 voti a favore la
richiesta degli Usa di sospendere la Russia dal Consiglio dei diritti umani di Ginevra. Nella bozza di risoluzione – tra i quali co-sponsor c’è anche
l’Italia – si chiede di “sospendere il
diritto della Russia di far
parte” del Consiglio esprimendo “
grave preoccupazione per la
crisi umanitaria in Ucraina, in particolare per le notizie di violazioni e abusi del diritto internazionale umanitario da parte di Mosca”.
Non tarda ad arrivare la replica del
Cremlino che si dice
“dispiaciuto” per il voto a maggioranza qualificata dell’Assemblea generale che ha oggi sospeso la Russia dal Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu, ma ribadisce che Mosca continuerà a “difendersi” sulla scena internazionale. Lo ha detto a Sky News Uk il portavoce del presidente Vladimir Putin,
Dmitri Peskov. “La Russia continuerà a difendersi con tutti i mezzi legali” a sua disposizione, ha tagliato corto Peskov interpellato al riguardo, e a manifestare il proprio punto di vista rispetto alla crisi ucraina.
Il
G7 ha annunciato
nuove sanzioni economiche e finanziarie contro la Russia, si legge in un comunicato.
"Stiamo già lavorando molto duramente al prossimo pacchetto di sanzioni. Continuiamo a preparare con gli Stati membri il prossimo passo, e al momento stiamo guardando al petrolio, per essere in grado di preparare una graduale eliminazione del petrolio” della Russia. Lo ha detto la presidente della Commissione europea,
Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Stoccolma confermando che si recherà a Kiev domani per esprimere il suo
“sostegno incrollabile” all’Ucraina nella lotta contro l’invasione russa. “Il popolo ucraino merita la nostra solidarietà. È per questo motivo che domani andrò a Kiev”, ha detto von der Leyen durante una conferenza stampa a Stoccolma. “Voglio inviare un messaggio di incrollabile sostegno
al popolo ucraino e alla sua coraggiosa lotta per i nostri valori comuni”, ha sottolineato.
Sarà l'occasione per fare il punto sulle prossime iniziative da parte di
Bruxelles, che oggi dovrebbe varare il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia anche se l'approvazione, già prevista per ieri e poi rimandata a stamattina, è ulteriormente slittata alle 18 di oggi, con il probabile rinvio dell'embargo sul carbone.
Misure che lo stesso
Zelensky ha criticato come troppo timide, sostenendo che "se non c'è un pacchetto davvero doloroso di sanzioni contro la Russia e se non c'è la fornitura delle armi di cui abbiamo un vero bisogno e che abbiamo chiesto molte volte, questo verrà considerato dalla Russia come un
permesso ad andare oltre ed attaccare.