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Turchia, il 28 maggio ballottaggio Erdogan-Kilicdaroglu

Economia
Turchia, il 28 maggio ballottaggio Erdogan-Kilicdaroglu
(Teleborsa) - In Turchia il 28 maggio si terrà il ballottaggio delle elezioni per il rinnovo della presidenza della Repubblica. Lo ha annunciato ufficialmente il Consiglio elettorale di Ankara Ysk, confermando con i suoi dati che nessun candidato ha superato la soglia del 50% per vincere al primo turno. Il presidente dello Ysk Ahmet Yener ha comunicato che il presidente in carica Recep Tayyip Erdogan ha ottenuto il 49,51% dei voti, il principale sfidante Kemal Kilicdaroglu il 44,89%, Sinan Ogan il 5,17% e Muharrem Ince lo 0,44%. In bilico dopo 20 anni il ruolo di Erdogan, costretto al ballottaggio contro il suo avversario socialdemocratico Kiliçdaroglu.

Kemal Kiliçdaroglu ha promesso di vincere al ballottaggio il 28 maggio: "Se la nostra nazione dice secondo turno, vinceremo assolutamente il secondo turno", ha dichiarato ai giornalisti. "Questa volontà di cambiamento nella società è superiore al 50%". Il Presidente Recep Tayyip Erdogan ha sottolineato di essere chiaramente molto più avanti di Kiliçdaroglu nel voto. Erdogan, parlando nella sede del suo partito ad Ankara, ha dichiarato di essere in vantaggio di 2,6 milioni di voti sul principale candidato dell'opposizione. "Nel corso della nostra vita politica, senza eccezioni, abbiamo sempre rispettato la decisione della volontà nazionale. La rispettiamo anche in queste elezioni e la rispetteremo nelle prossime", ha dichiarato. Erdogan aveva anche dichiarato di aspettarsi di vincere al primo turno.

La coalizione dei partiti che ha sostenuto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan alle elezioni di ieri in Turchia ha ottenuto la maggioranza dei deputati in parlamento. Secondo i dati della tv di Stato Trt, non ancora definitivi ma con quasi la totalità delle schede scrutinate, l'Alleanza popolare formata dall'Akp di Erdogan e altri partiti di estrema destra e islamisti ottiene la maggioranza con 322 parlamentari su 600, numero tuttavia insufficiente per potere cambiare la Costituzione, per cui sono necessari 360 deputati.
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