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Gas, cala il prelievo dagli impianti di stoccaggio Ue grazie alle temperature più miti

Economia, Energia
Gas, cala il prelievo dagli impianti di stoccaggio Ue grazie alle temperature più miti
(Teleborsa) - Le riserve di gas negli impianti di stoccaggio sotterraneo di gas in Europa sono scese al 56,12%, mentre i tassi di prelievo sono diminuiti della metà grazie a temperature decisamente più miti nella regione in questi giorni. È quanto emerge dai dati forniti da Gas Infrastructure Europe (GIE). Lo riporta l'Agenzia di Stampa Energia Oltre spiegando che i volumi totali di gas negli impianti di stoccaggio sono tuttavia ancora al quarto livello più alto di gennaio da quando sono iniziate le registrazioni. L’Europa ha prelevato oltre 46 miliardi di metri cubi dall’inizio della stagione del riscaldamento iniziata il 29 ottobre 2024.

STOCCAGGI UE AL 56%, L’ITALIA È AL 65%
Il prelievo di gas dagli impianti Ue è ammontato a 497 milioni di metri cubi il 25 gennaio, secondo il GIE. Il volume totale di combustibile negli impianti ammonta invece a 62,3 mld di mc, il quarto livello più alto per l’inizio di gennaio da quando sono iniziate le registrazioni. Gli impianti europei sono attualmente pieni al 56,11% (7,75 punti percentuali in meno rispetto alla media di questa data negli ultimi cinque anni). L’Italia è al 65.53%.

PREZZI DEL GAS IN AUMENTO A GENNAIO
Il prezzo di acquisto del gas è stato in media di 465 euro (489 dollari) per 1.000 metri cubi in Europa a dicembre ed è stato di circa 485 euro (510 dollari) a gennaio.

CAPACITÀ RIGASSIFICAZIONE UE AL 40%
Le forniture di GNL dai terminali al sistema di trasporto del gas europeo a gennaio sono invece aumentate rispetto a dicembre. Gli impianti per la rigassificazione del gas liquefatto e il suo ulteriore pompaggio nelle condotte europee sono ora al 40% della loro capacità.

PROSEGUONO I COLLOQUI DELLA COMMISSIONE EUROPEA CON L’UCRAINA SULLE FORNITURE DI GAS E LE SANZIONI ALLA RUSSIA. ANCHE UNGHERIA E SLOVACCHIA PRESENTI
La Commissione europea intanto proseguirà i colloqui con l’Ucraina sulle forniture di gas naturale all’Europa e includerà in tali colloqui anche l’Ungheria e la Slovacchia, secondo una dichiarazione visionata da Reuters. La dichiarazione è stata letta agli ambasciatori dell’Ue questa mattina prima della riunione dei ministri degli esteri che discuterà del rinnovo delle sanzioni alla Russia, che devono essere rinnovate ogni sei mesi.

La scadenza è fissata per il 31 gennaio ma il vero nodo è rappresentato dall’Ungheria che non ha ancora deciso se procedere con il rinnovo delle sanzioni che necessitano dell’unanimità per poter essere prolungate. La scorsa settimana il primo ministro Viktor Orbán ha dichiarato che le sanzioni stavano danneggiando l’economia ungherese e che le forniture di gas attraverso l’Ucraina avrebbero dovuto riprendere per garantire la sicurezza energetica dell’Unione. “La Commissione è pronta a proseguire i colloqui con l’Ucraina sulla fornitura all’Europa attraverso il sistema di gasdotti ucraino – si legge nella dichiarazione -. La Commissione è pronta ad associare l’Ungheria al processo insieme alla Slovacchia”.
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