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Manovra, Governo vede e opposizione e maggioranza su metodo lavori

Tensione su reati fiscali: opposizioni attaccano. Si attende ritorno Meloni da Bruxelles per punto politico su maxiemendamento.

Economia, Politica
Manovra, Governo vede e opposizione e maggioranza su metodo lavori
(Teleborsa) - Procedono a rilento i lavori della Commissione bilancio della Camera sull'esame degli emendamenti alla manovra. La seduta pomeridiana, convocata per le 16, e subito sospesa per un ufficio di presidenza, è ripresi due ore dopo. Nel frattempo il governo, rappresentato da Federico Freni, sottosegretario all'Economia, ha incontrato prima l'opposizione poi la maggioranza, con l'obiettivo di stabilire un metodo fluido di procedere con i lavori della Commissione sulla manovra.

In attesa delle annunciate proposte di modifica del governo, che dovrebbero però arrivare domani, le opposizioni stanno chiedendo indicazioni al governo sui dettagli. A quanto si apprende da fonti parlamentari governo e maggioranza sono in attesa che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rientri da Bruxelles per fare una sintesi politica sulle modifiche al ddl di bilancio e sugli emendamenti della maggioranza. Per agevolare i lavori in Commissione e velocizzare i tempi – secondo quanto è stato riferito – l'opposizione chiederebbe di essere informata sugli emendamenti del governo prima della formale presentazione. Diversamente, qualora il governo dovesse presentare gli emendamenti senza una preventiva informazione ai gruppi di opposizione, allora i tempi di discussione necessariamente si allungherebbero.

"Dovrà arrivare questo maxiemendamento del Governo entro venerdì, io penso non oltre le ore 18, sarà poi firmato da noi relatori, quindi diciamo che il maxiemendamento si trasformerà in un emendamento dei relatori, a quel punto apriremo alla possibilità dei subemendamenti dell'opposizione per dare modo entro la giornata, entro le 14 di sabato, per poi iniziare quelle che saranno le votazioni vere e proprie. Questi sono più o meno i tempi – ha affermato in mattina Roberto Pella, deputato di Forza Italia e relatore della manovra –. Dopodiché sicuramente domenica pomeriggio, domenica notte e lunedì mattina dovremmo ultimare il lavoro nella Commissione, perché comunque non più tardi del primissimo pomeriggio tra le 12 e le 14, il presidente della Commissione Bilancio dovrà dare mandato ai relatori per concludere, anche perché altrimenti diventa impossibile andare in Aula il giorno successivo".



"Anche se i tempi sono stretti, i ministeri stanno lavorando di concerto in queste ore per valutare se accompagnare alla pace fiscale queste disposizioni" ha spiegato all'Ansa il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, parlando della possibilità che alla pace fiscale si accompagni una sorta di causa estintiva per condotta riparatoria per i reati formali legata alla pace fiscale e alla manovra. Sarebbero escluse forme di reati come le false fatturazioni o l'utilizzazione di fatture inesistenti. Ma si valuta ad esempio, la possibilità di considerare reati come l'omessa dichiarazione o anche la dichiarazione infedele. Un'ipotesi, quella del viceministro Sisto di portare in manovra misure sui reati fiscali, che ha creato tensione in commissione alla Camera.

"Un viceministro della giustizia, Francesco Paolo Sisto, che fuori dalla commissione Bilancio dice che il governo lavora a un colpo di spugna sui reati tributari; un sottosegretario, Federico Freni, che nella stessa commissione derubrica quelle dichiarazioni a semplici agenzie di stampa senza valore. C'è da restare semplicemente allibiti. Il governo – scrivono in una nota i componenti M5S della commissione Bilancio della Camera – chiarisca immediatamente cosa sta cercando di annacquare all'interno della Legge di bilancio. Dopo la mostruosità della norma sull'aumento del tetto al contante, per giunta nel momento del Qatargate, sembra aggiungersi un altro, esiziale capitolo. Per noi è semplicemente inaccettabile ogni colpo di spugna su ipotesi di false fatturazioni, fatture inesistenti, omessa dichiarazione o dichiarazione infedele. In commissione Bilancio stiamo assistendo a una prosecuzione lavori a dir poco lunare, con esponenti del governo che minimizzano dichiarazioni ufficiali dei loro stessi colleghi. Siamo alla farsa".

Tra le ipotesi sul tavolo – come annunciato da Pella – resta "l'abbassamento della soglia a 30 euro per l'utilizzo del Pos" "l'ipotesi del reddito di cittadinanza per gli occupabili per 7 mesi anziché 8". Una misura, quest'ultima, che – ha spiegato Pella – "potrebbe essere molto probabile perché questo consentirebbe di liberare ulteriori risorse per circa 200 milioni che ovviamente andrebbero ad aggiungersi a quelle della manovra e a quelle che sono anche disposizione del Parlamento". Tra le proposte in cerca di fondi anche quella «arrivata dalla Cisl» della rivalutazione piena delle pensioni da 4 a 5 volte il minimo.
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