(Teleborsa) -
Scatta l'allerta dell'Organizzazione mondiale della sanità per alcuni
sciroppi contro tosse, raffreddore ed influenza, che provocherebbero
gravi danni alla salute nei bambini.
Questi farmaci, prodotti dall'azienda indiana
Marion Biotech, sono
distribuiti in Europa via Uzbekistan, ma potrebbero anche essere stati distribuiti in via informale in altri Paesi o regioni. Il caso è venuto alla luce dopo le analisi condotte dalle autorità uzbeke in seguito alla
morte di una ventina di bambini.
L'alert dell'OMS riguarda lo sciroppo
Ambronol ed il farmaco commercializzato con il brand
Dok-1 Max, accusati di contenere
quantità inaccettabili di glicole dietilenico o glicole etilenico come agenti contaminanti, due molecole considerate
tossiche per l'uomo, che potrebbero provocare lesioni gravi o addirittura la morte. Fra i sintomi anche dolore addominale, vomito, diarrea, incapacità di urinare, mal di testa, stato mentale alterato e danni renali acuti.
Marion Biotech è il secondo produttore indiano ad esser stato messo sotto indagine dall'OMS dal mese di ottobre,
dopo il caso della Maiden Pharmaceuticals, che ha subito lo stesso trattamento per aver commercializzato farmaci contro il raffreddore e la tosse responsabili della
morte di ben 66 bambini in Gambia.
L'OMS ha invitato le autorità di vigilanza di ogni paese ad aumentare la sorveglianza interna per monitorare l'eventuale presenza in commercio dei prodotti.
Il
mercato degli sciroppi per la tosse promette bene nel medio periodo. Nell'arco dei prossimi 4 o 5 anni si attende una
crescita media annua del 3-4% (CAGR) dopo il boom del "periodo Covid" (anni 2020 e 2021) quando il consumo di sciroppi è letteralmente schizzato.