(Teleborsa) - L’alto rappresentante Ue,
Josep Borrell, al termine del Consiglio UE ha fatto sapere che è stato raggiunta un'intesa “in linea di principio" sull’avvio della
missione Ue nel
Mar Rosso". "Ora dobbiamo lavorare per l’unanimità sul quando”. Alla missione potrebbe partecipare anche una nave della Marina Militare italiana. La
Martinengo, la fregata attualmente impegnata nell’area a protezione dei mercantili nazionali dagli attacchi Houthi, dall’8 febbraio sarà invece la nave-comando di un’altra operazione europea, Atalanta, contro la pirateria, che opera in acque vicine.
I dettagli sul contributo dei singoli Paesi alla nuova missione - che si innesterà sull’operazione
Agenor nello
Stretto di Hormuz, nata su iniziativa francese - devono però ancora essere definiti. Se ne parlerà probabilmente il 30 e 31 gennaio a Bruxelles, dove è in programma una riunione dei ministri della Difesa Ue.
Al suo arrivo a Bruxelles il ministro degli Esteri, e vicepremier,
Antonio Tajani, aveva dichiarato che la Marina Militare è pronta a partecipare alle operazioni. Tajani ha precisato che la missione non prevederà attacchi in territorio yemenita ma si concentrerà solo alla
sicurezza dei
mercantili. La missione militare europea nel Mar Rosso, che Roma sta promuovendo con Parigi e Berlino, rappresenta “un passo considerevole verso una vera difesa europea. L'Italia è pronta a fare la sua parte” ha concluso il vicepresidente del Consiglio.
Gli
Houthi intanto hanno affermato di aver attaccato una
nave mercantile americana (la Ocean Jazz) nel Golfo di Aden utilizzando missili. “Le forze armate yemenite continuano a rispondere a qualsiasi aggressione americana o britannica contro il nostro Paese prendendo di mira tutte le fonti di minaccia nel Mar Rosso e nel Mar Arabico”, ha dichiarato il portavoce del movimento filo-iraniano, come riporta il quotidiano israeliano Haaretz.