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Accise, sale tensione Governo-opposizione su mancato taglio

La replica del Presidente del Consiglio Meloni che difende la scelta: "Non ci sarebbero stati altri aiuti"

Economia
Accise, sale tensione Governo-opposizione su mancato taglio
(Teleborsa) - La mancata proroga del taglio delle accise infiamma il clima tra maggioranza e opposizione. Oggi, infatti, è stato bocciato alla Camera un ordine del giorno presentato dal capogruppo del Pd, Debora Serracchiani, al decreto legge aiuti quater sulla riduzione delle accise sui carburanti. La maggioranza ha espresso voto contrario. In particolare, l'ordine del giorno che non è stato approvato impegna il governo a "intervenire con urgenza per ripristinare le riduzione delle aliquote di accisa applicabili ai carburanti".



Sulle accise sui carburanti "la Presidente Meloni ha fatto una inversione a 'U' drammatica per le famiglie,
particolarmente per quelle meno abbienti che dovranno affrontare il peso dell'inflazione. Quando era all'opposizione faceva video per dire che bisognava abolire le accise. Ora che legittimamente è al governo ha tolto lo sconto", affonda Serracchiani, mentre in Aula alla Camera si esaminava l'ordine del giorno con la sua firma volto a ripristinare la riduzione delle accise, odg appunto bocciato. "Le famiglie pagheranno di più non solo i carburanti, ma anche i beni di prima necessità. L'88% delle merci - ha aggiunto - è trasportato su gomma. Anche gli enti locali, ai quali con la manovra sono state assegnate risorse insufficienti, dovranno sopportare l'aumento del prezzo dei carburanti".

"Giorgia Meloni quando sostiene di non aver mai promesso in campagna elettorale il taglio delle accise o ci prende in giro o ha la memoria corta:
basta consultare il programma presentato da Fratelli d'Italia per le politiche di tre mesi fa per leggere la proposta scritta nero su bianco di 'sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise'", scrive su Facebook il senatore Antonio Misiani, sempre in quota PD.

Intanto, il M5S, in occasione del question time previsto per domani al Senato, ha depositato un'interrogazione per il Ministro dell'economia, Giancarlo Giorgetti, per "sollecitare il Governo sull'urgenza di adottare misure immediate e risolutive per mitigare gli effetti dell'inflazione sulle famiglie e sulle imprese e quindi sollecitarlo sulla necessità di ripristinare lo sconto sulle accise, nonchè di aumentare la tassazione sugli extraprofitti delle imprese energetiche e sulle transazioni finanziarie altamente speculative". Lo comunicano in una nota Barbara Floridia, capogruppo M5S al Senato, e Mario Turco, vicepresidente del M5S, firmatari dell'interrogazione.

Accuse che il Presidente del Consiglio Meloni rispedisce al mittente. "L'opposizione fa notare che nel programma di FdI c'era, tra i punti, una voce sulla sterilizzazione delle entrate dello Stato su energia e carburanti, con un'automatica "riduzione di Iva e accise".
Significa che se hai maggiori entrare dall'aumento dei prezzi del carburante le utilizzi per abbassare le tasse. Ma noi non avevamo maggiori entrate, ovviamente. Quindi si tratta di un impegno molto diverso dal "taglieremo le accise". Obiettivo che continuiamo a condividere e sul quale lavoreremo, ma impegno che nell'attuale contesto non potevamo prenderci", scrive Meloni in un suo commento su Fb alla sua ultima puntata degli Appunti di Giorgia.

"Invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale"





(Foto: bizoon | 123RF)
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