(Teleborsa) - È iniziata oggi in Aula alla
Camera la discussione generale sul decreto legge sul
Piano Mattei per l'Africa. La misura – già approvata dal Senato – vede come relatore il deputato di Fratelli d'Italia,
Giangiacomo Calovini. Nel pomeriggio l'Aula della Camera si sono poi svolte le prime votazioni sui circa 70
emendamenti presentati. Il governo non ricorrerà al voto di fiducia. Esaminati, e tutti bocciati, gli emendamenti fino all'articolo 4. Domani verrà completato il voto sulle proposte di modifica restanti, sugli Odg e si terrà il
voto finale.
Il provvedimento deve essere convertito in legge entro il 14 gennaio. Il vice ministro agli Affari esteri e alla Cooperazione internazionale,
Edmondo Cirielli, intervenendo in Aula al termine del dibattito, ha spiegato che il provvedimento "non è una scatola vuota, sarà riempito di contenuti" e un passaggio importante sarà la Conferenza Italia-Africa prevista a fine mese. Il decreto, ha aggiunto, rappresenta "una cornice" basata su "due direttrici: realizzare infrastrutture in Africa e valorizzare le risorse umane. Per farlo rivendichiamo una leadership verso l'Africa, non politica ma morale".
"Offendere l'
Eni mi sembra ridicolo", ha poi risposto Cirielli. Il riferimento era alle accuse di "politica predatoria" lanciate durante il dibattito da Avs nei confronti di Eni. "L'Eni non è nata ora e il presidente
Descalzi, che abbiamo riconfermato, ha operato e continua a operare bene. L'Eni è una delle poche grandi multinazionali che agisce in
Africa e che investe tantissimo in cooperazione internazionale".
Al
Senato erano già stati ampliati gli
ambiti di intervento e le
priorità di azione del Piano anche con particolare riferimento al “partenariato nell’aerospazio” e all’”economia circolare e del riciclo”. Allarga inoltre il numero di partecipanti alla cabina di regia a cui prenderà parte, grazie a un emendamento della Lega anche la vice ministra dell’Ambiente e della sicurezza energetica,
Vannia Gava, delegata in materia di politiche e attività relative allo sviluppo sostenibile. Ci saranno poi anche rappresentanti di “imprese industriali” e della “Conferenza dei rettori delle università italiane”. Quanto ai compiti, la
Cabina di regia dovrà anche promuovere “le attività di incontro tra i rappresentanti della società civile, imprese e associazioni italiane ed africane con lo scopo di agevolare le iniziative di collaborazione territoriale e promozione di attività di sviluppo”.