(Teleborsa) - Giornata intensa per il Presidente del Consiglio
Mario Draghi che ha incontrato oggi a
Palazzo Chigi i ministri dell'Economia,
Daniele Franco, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.
Al centro del confronto, a quanto si apprende, il
varo da parte del
Consiglio dei ministri di questa settimana - probabilmente nella giornata di
giovedì - del Documento di economia e finanza che
conterrà le nuove stime macroeconomiche sull'Italia. Il varo dovrebbe così arrivare in anticipo di qualche giorno rispetto alla scadenza fissata al
10 aprile.
Nel DEF della prossima settimana “l
a crescita verrà rivista significativamente, con valori più bassi – ha annunciato il ministro dell’Economia
Daniele Franco –. Prima degli ultimi eventi si preannunciava una ripresa a ritmo sostenuto, mentre gli ultimi eventi hanno portato a un
deterioramento di queste prospettive. Dobbiamo essere consapevoli – ha aggiunto il ministro – che la
nostra economia sta rallentando. Vediamo poi un aumento dell’inflazione, si tratta di certificarla, in questo momento è attorno al 6,7% per l’Italia,
livello che non vedevamo da diversi anni”.
Sarà comunque un
Documento sotto il segno dell'incertezza in scia al
quadro internazionale sulla guerra in Ucraina e alle ripercussioni per le
materie prime energetiche e non. Nel fine settimana,
Confindustria ha aggiornato le sue stime portando la crescita all'1,9% e aprendo quindi a una fase di recessione nella prima metà dell'anno. Il G
overno, secondo le aspettative, dovrebbe fissare l'asticella intorno al
2,8%.In mattinata, intanto,
l'Istat ha comunicato il dato del PIL nominale del 2021 che è stato rivisto al ribasso dal 7,5% al 7,2% per effetto dei "dati di importazione in valore del gas naturale allo stato gassoso per i mesi da luglio a dicembre 2021". Il prodotto interno lordo a prezzi di mercato, secondo la nuova stima dell'Istat, risulta pari a
1.781.221 milioni di euro correnti, nel 2021, rispetto ai 1.775.436 precedentemente stimati.
Resta confermato il tasso diffuso per la crescita del
Pil in volume, pari al 6,6%.Rimane invariato, come atteso, anche il
rapporto deficit/Pil 2021 al -7,2%.