(Teleborsa) - L'Europa ha evitato di finire in recessione questo inverno e ha mostrato resilienza ma ora si trova di fronte a "una triplice sfida: sconfiggere l'inflazione, sostenere la ripresa e salvaguardare la stabilità finanziaria". È quanto ha affermato il
direttore del Dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, Alfred Kammer aprendo la conferenza stampa sulle
prospettive per l'Europa. "Le prospettive per l'Europa sono di bassa crescita e inflazione persistente. E la situazione potrebbe farsi facilmente più difficile – ha avvertito Kammer – se in un quadro di mercati del lavoro tirati si verificassero riaccelerazioni dei prezzi o se la frammentazione geopolitica dovesse intaccare la crescita o spingere a sua volta l'inflazione. Mantenere la stabilità finanziaria richiederà un monitoraggio attento, una vigilanza forte e azioni correttive quando necessario. I cuscinetti di capitale e liquidità delle banche europee sono confortevoli" ma non bisogna "compiacersi", aggiunge Kramer osservando come le riforme strutturali dovrebbero dare la priorità al sostegno alla crescita di medio termine.
Le banche centrali in Europa– secondo
Kammer – dovrebbero mantenere una politica restrittiva fino a quando
l'inflazione core non è chiaramente in calo verso i target. "Ulteriori rialzi – ha affermato direttore del Dipartimento europeo dell'Fmi sono richiesti nell'area euro. In molti paesi i governi dovrebbero perseguire una consolidamento di bilancio più ambizioso di quello pianificato. Questo è necessario per orientare l'inflazione sulla strada di centrare i target e risanare lo spazio di bilancio. Il consolidamento fiscale consentirebbe alle banche centrali di centrare i loro obiettivi a tassi di interesse più bassi, ridurre i costi sul debito e sosterebbe la stabilità finanziaria".
Per Kammer
il Mes è importante per completare l'Unione bancaria. "Mes – detto
Kammer – è un importante elemento di architettura per l'Unione bancaria, e che aiuterebbe tutti i Paesi. È importante per completare l'Unione bancaria".
Sul fronte della
sicurezza energetica europea Kammer ha paventato "alcuni rischi per l'inverno del 2024 soprattutto sul fronte dei prezzi. Ma in generale – ha precisato – i rischi sono molto minori rispetto al 2022-2023".