(Teleborsa) -
Missili per
Kiev anche da
Londra. Anche i
lanciarazzi che invierà il Regno Unito avranno una gittata di
80 km, conferma Londra. La consegna di
nuove armi ha il solo obiettivo di
"estendere il conflitto", afferma Putin mentre il governo britannico rivendica come giustificata la prevista fornitura di sistemi missilistici multi-testata a lungo raggio all'Ucraina. Lo scrive il premier
Boris Johnson in un messaggio in cui ignora il cruciale voto di fiducia di stasera sulla sua leadership in casa Tory per tornare a sfidare invece la Russia di Vladimir Putin.
"Noi - twitta
- non possiamo assistere inerti al fuoco dell'artiglieria russa a lungo raggio che spiana città e uccide civili. Per questo il Regno Unito donerà alle forze armate ucraine sistemi missilistici multipli, in modo che esse possano respingere efficacemente l'incessante aggressione" di
Mosca. Intanto, il ministro degli esteri russo
Serghiei Lavrov è stato costretto a rinunciare alla visita in
Serbia dopo che diversi paesi europei hanno chiuso lo spazio aereo al suo volo.
"L'impensabile è accaduto": così Lavrov ha commentato la decisione di diversi Paesi europei di chiudere i propri spazi aerei al suo volo, costringendolo a rinunciare alla prevista visita alla Serbia, Paese
"amico" di Mosca. Per il ministro dell'interno serbo Aleksandar Vulin, quelli che hanno impedito l'arrivo del ministro Lavrov a Belgrado
"non vogliono la pace e sognano la sconfitta della Russia". Dopo oltre un mese,
la guerra torna a Kiev: un bombardamento russo ha colpito una fabbrica nella zona orientale della capitale ucraina. E
Mosca minaccia la
capitale Ucraina come possibile ritorsione dell'invio di lanciarazzi oltre gli 80 km confermata dai britannici. La Russia potrebbe colpire infrastrutture ucraine e istituzioni del governo di Kiev se all'Ucraina venissero consegnati lanciarazzi multipli a lungo raggio: è l'avvertimento lanciato dal capo della commissione difesa della Duma,
la Camera bassa russa.I russi controllavano il
70% di Severodonetsk, ma nel giro di due giorni sono stati respinti, ora la città è divisa a metà. Gli occupanti hanno perso un numero enorme di personale, otto russi sono stati fatti prigionieri”. Lo ha detto il governatore di Lugansk
Serhiy Gaidai, citato da Ukrinform.
"
Ricordo che la guerra è stata provocata dalla Russia, che è l'aggressore, e sta mietendo
vittime tra i cittadini ucraini, che sono gli aggrediti. Noi continueremo a lavorare per la pace, continueremo a lavorare per un'escalation diplomatica, ma per volere la pace bisogna essere in due", dice il ministro degli Esteri,
Luigi di Maio, a
Napoli.Intanto,
si terrà nei prossimi giorni a Istanbul una riunione a tre tra
Onu, Russia e Ucraina per discutere dello sblocco alle esportazioni di grano attraverso i porti del Mar Nero. Lo riferisce la Cnn turca, secondo cui
"la quarta riunione sulle esportazioni di cereali dai porti ucraini si terrà a Istanbul nei prossimi giorni….
Parteciperanno rappresentanti di Ucraina, Russia e Nazioni Unite". Arriva anche l'appello del Papa "ai responsabili delle nazioni:
non portate l’umanità alla rovina". "Si mettano in atto veri negoziati, concrete trattative per un cessate il fuoco", ha detto Francesco al Regina Coeli parlando del conflitto in Ucraina. E ha aggiunto:?«Si ascolti il grido disperato della gente che soffre, lo vediamo sui media tutti i giorni. Si abbia il rispetto della vita umana, si fermi la macabra
distruzione di città e di villaggi dappertutto.
Continuiamo per favore a pregare, a impegnarci per la pace senza stancarci".