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ANFIA: proposte per l'automotive italiano e critiche ai ritardi dell'ecobonus 2024

Economia, Trasporti
ANFIA: proposte per l'automotive italiano e critiche ai ritardi dell'ecobonus 2024
(Teleborsa) - ANFIA ha partecipato alla riunione odierna convocata dal Ministro Urso attraverso la presenza del Presidente Roberto Vavassori. Al termine dei ringraziamenti per quanto fatto da parte del Ministero e del Governo in generale, il Presidente ha brevemente commentato i 4 temi all’ordine del giorno.

Consuntivo su ecobonus 2024: bene la misura, fatto salvo qualche possibile aggiustamento nella distribuzione dei fondi tra una fascia emissiva e l’altra, per stimolare ulteriormente le vendite di vetture a bassissimo e nullo impatto ambientale. Meno bene le tempistiche di implementazione, per cui si impone fin da ora una programmazione pluriennale. L’ecobonus è da intendersi come intervento una-tantum per dare l’avvio a determinate dinamiche di vendita, sia perché costoso per essere mantenuto a lungo, sia perché non in grado di sostituirsi ai naturali meccanismi del mercato.

"E’ giunto il momento di dedicare almeno altrettanta attenzione alle politiche di sostegno all’offerta – ha poi aggiunto il Presidente ANFIA Roberto Vavassori – quindi alle politiche industriali per accompagnare nella transizione energetica l’intera filiera produttiva automotive, che non è formata soltanto da Costruttori e componentisti, ma anche da comparti come le società di engineering e gli allestitori di veicoli commerciali e industriali, che vantano un alto grado di competenze e specializzazione. A tutti dobbiamo offrire soluzioni e nuove opportunità di business. La nostra è l’unica filiera a cui è richiesta, a livello europeo, un’impegnativa e obbligatoria transizione energetica entro tempi più brevi rispetto ad altri settori".

Attrazione investimenti esteri in Italia: come fatto in occasione delle due recenti missioni in Cina al seguito del Ministro Urso e della Premier Meloni, è tempo di mostrare agli OEM cinesi e in generale a possibili nuovi investitori che l’Italia ha una filiera di fornitura completa, già disponibile e in molti casi all’avanguardia tecnologica. Le politiche di attrazione di un possibile secondo Costruttore sul nostro territorio vanno nella direzione di valorizzare le sinergie, così da ottenere volumi di produzione nazionale più alti a garanzia della tenuta della filiera.

Target di 1 milione di veicoli leggeri prodotti in Italia: ANFIA auspica che l’accordo con Stellantis possa concludersi in tempi brevissimi con l’impegno concreto dell’azienda ad accrescere le produzioni nazionali – purtroppo la produzione di auto e veicoli commerciali leggeri in Italia nel primo semestre 2024 è intorno a 300.000 unità, –25% sullo stesso periodo del 2023, e per la seconda parte dell’anno non sono previsti volumi in crescita – a non abbandonare le attività strategiche di ricerca ed innovazione sul territorio e a rafforzare e non ‘sciogliere’ i rapporti con la filiera italiana della fornitura.

Le nostre associate – sia le piccole che le medie aziende e le multinazionali – vivono una situazione sempre più insostenibile. Non devono venire discriminate a parità di competitività rispetto ad offerte provenienti da Paesi ultra-low cost. Oltre ad essersi internazionalizzate nel corso degli anni, moltissime aziende italiane della componentistica intendono mantenere un forte legame con il Gruppo Stellantis e quindi l’impegno strategico di quest’ultimo può compromettere anche pesantemente la loro sopravvivenza.

Di comune intesa con il Ministero, verranno affrontati quanto prima i temi prioritari individuati nello studio per il Tavolo Automotive.

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