(Teleborsa) -
Patrizio Bertelli, amministratore delegato di Prada, ha chiesto l'
intervento della politica per le piccole e medie imprese della moda italiane che sono colpite dalla crisi in Ucraina e dalle conseguenti sanzioni alla Russia. "Non dobbiamo vedere marchi come Prada e altri marchi importanti, ma le PMI che non hanno capacità contrattuali e che stanno cominciando ad avere problemi" ha detto durante un evento a Firenze. Secondo Bertelli "
bisogna che la politica intervenga come per il Covid. Lo Stato deve adottare le stesse procedure fatte per il Covid e deve farlo subito senza aspettare, non per i grandi marchi ma per le PMI che sono l'asse del sistema moda".
La crisi geopolitica "non sarà un problema di Prada, ma delle imprese che lavorano per tutto il sistema moda", dice Bertelli, spiegando che sul mercato russo "Prada fa solo il 2% delle proprie vendite, e ha garantito ai propri collaboratori in loco tre mesi di stipendio". "Sarà il problema delle piccole e medie imprese in Europa - aggiunge - comprese quelle che lavorano per la Francia.
Questo problema peggiorerà nei mesi futuri: ci sono segnali che non sono postivi, la situazione sarà preoccupante da settembre in poi".
In questa situazione "ci saranno dei marchi che potranno soffrire meno, in quanto hanno la capacità di essere distribuiti sui vari continenti", e peraltro "
la Russia è chiusa, ma i russi sono tutti a Dubai a spendere", ha detto il numero uno del gruppo del lusso italiano quotato sulla borsa di Hong Kong.
Alla domanda "Siete in vendita?", Bertelli ha risposto: "No per quale motivo?", aggiungendo che c'è tutta una generazione di giovani pronta a lavorare in azienda. Secondo l'imprenditore i motivi della vendita di una azienda "di solito riguardano le nuove generazioni che non vogliono fare quel lavoro, vogliono farne un altro e non vogliono portare avanti quello che è stato lasciato a loro". "
Il problema è passare il testimone in modo intelligente. Quando mio figlio si sentirà pronto ad affrontare questa complessità, nel giro di 2-3 anni, ci sarà questo avvicendamento".
Bertelli ha speso anche alcune parole su
Zegna, col cui patron ha affermato di avere un ottimo rapporto. "Quando Zegna ha fatto la
quotazione a New York
sono intervenuto con una piccolissima quota a titolo personale", ha svelato.