(Teleborsa) - La
Banca d'Italia ha deciso di applicare a tutte le banche autorizzate in Italia un
systemic risk buffer (SyRB) pari all'1,0 per cento delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia. Il tasso obiettivo dell'1,0 per cento dovrà essere
raggiunto gradualmente costituendo una riserva pari allo 0,5 per cento delle esposizioni rilevanti entro il 31 dicembre 2024 e il rimanente 0,5 per cento entro il 30 giugno 2025. Il SyRB va applicato a livello consolidato per i gruppi e a livello individuale per le banche non appartenenti a gruppi.
L'articolo 133 della direttiva UE/2019/878 (CRD5) riconosce alle autorità nazionali designate la facoltà di imporre una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic risk buffer, SyRB) al fine di p
revenire e attenuare rischi sistemici non altrimenti coperti con altri strumenti macroprudenziali. Il SyRB deve essere costituito da capitale di elevata qualità (common equity tier 1, CET1).
"La costituzione della riserva
rafforzerà la capacità del sistema bancario italiano di affrontare possibili eventi avversi, anche indipendenti dal ciclo economico-finanziario - si legge in una nota di Bankitalia - Al verificarsi di questi eventi, il rilascio del buffer da parte della Banca d'Italia fornirà alle banche risorse utili ad assorbire le perdite e sostenere l'offerta di credito all'economia. La Banca d'Italia rivaluterà il livello della riserva almeno ogni due anni, o prima se le circostanze lo richiederanno".