(Teleborsa) - I
Commissari straordinari di
Acciaierie d’Italia in AS hanno espresso soddisfazione per la
sentenza del Consiglio di Stato che con ordinanza n.2217 di oggi ha respinto il
ricorso del
Codacons perché non sussistono esigenze cautelari: con la conferma della sentenza n.8247 del 2024 del TAR del Lazio, il Consiglio di Stato ha infatti osservato che i Commissari Straordinari sono già tenuti a gestire gli
stabilimenti industriali avendo cura di "perseguire il risanamento ambientale a tutela della salute umana".
Tale obbligo è in capo ai Commissari che sono tenuti alla conduzione dell’Azienda e dei suoi stabilimenti industriali secondo quanto previsto dal Piano Ambientale approvato con DPCM del 2017 e dalla
nuova AIA in corso di
rinnovo. Non a caso, una delle prime azioni che ha avviato l’Amministrazione straordinaria è stata quella di ritirare i ricorsi fatti dalla precedente gestione al Ministero dell’ambiente.
Le nuove prescrizioni dell’AIA e del
Piano Ambientale vincolano già l’attività dei Commissari, fissandone le modalità con cui la gestione degli impianti deve essere attuata nel pieno rispetto degli obiettivi di risanamento ambientale a tutela della salute umana. Vale la pena sottolineare che la sentenza del Consiglio di Stato ribadisce quanto già stabilito dal
TAR del Lazio, così come riferito espressamente nella motivazione dell'ordinanza.