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Energie rinnovabili: anche l’essere umano produce energia elettrica

Il progetto di Vincenzo Marsiglia al Mercato Centrale di Firenze mette tutto in connessione

Cultura, Economia
Energie rinnovabili: anche l’essere umano produce energia elettrica
(Teleborsa) - Le energie rinnovabili sono al momento l’unica strada percorribile per allentare la dipendenza del mondo dai combustibili fossili: secondo il rapporto 2023 dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), le rinnovabili sono aumentate del 50% rispetto al 2022. Solo con il solare fotovoltaico, si sono raggiunti quasi 510 gigawatt (GW), una quantità che rappresenta tre quarti dell’intero comparto dell‘energia rinnovabile globale.

L’obiettivo è il Net Zero, "emissioni nette zero" (di gas serra), per contenere il riscaldamento climatico globale, un obiettivo in linea con il target dell'Accordo di Parigi, che intende limitare il riscaldamento globale a +1,5°C entro la fine secolo.
Dietro all’impatto delle energie rinnovabili sul nostro comparto economico e sulla salute del pianeta, c’è un importante impegno anche dal punto di vista della ricerca scientifica: si esplorano costantemente nuove strade e una di queste può essere quella che mette al centro dell’attenzione la produzione di energia elettrica a partire dal calore sviluppato dal corpo umano.

Un’idea non così raminga: era il 2018 quando l'università americana di Buffalo, in collaborazione con l'Accademia cinese delle scienze, propose l’idea di un caricabatterie indossabile, che sfruttasse l’energia prodotta dal corpo umano: nel 2022 la School of Mechanical, Electrical and Manufacturing Engineering dell’Università di Moratuwa, in Sri Lanka, ha invece sviluppato una nuova tecnica di produzione per creare abiti che sviluppano energia partendo dal movimento di chi li indossa. Secondo le stime degli scienziati, un adulto rilascia in continuazione un’energia termica che corrisponde ad una lampadina da 100 watt: in un giorno l’energia prodotta è circa tre kilowattora, una quantità che potrebbe far funzionare un televisore a schermo LCD per 30 ore.

C’è questa idea alla base del nuovo lavoro artistico di Vincenzo Marsiglia, artista emergente che ha già inaugurato l'Art Fair di Parigi su le Champs Élysées, la fiera Roma Arte in Nuvola ed ha dato nuova forma artistica con le sue installazioni alla casa natale di Giovanni Boccaccio a Certaldo: l’unione di arte, sostenibilità e tecnologia si realizza in "Suspended Flow", l'installazione site specific firmata dall'artista, a cura di Davide Sarchioni e prodotta da Mercato Centrale Firenze, localizzata proprio nella storica struttura di Giuseppe Mengoni del 1874.

L’opera di Marsiglia è un’installazione aerea composta da diverse sculture luminose a neon, realizzate in vetro soffiato di Murano, sospese nella parte alta dell'architettura quasi fluttuando nello spazio, seguendo un preciso ordine prospettico come costellazioni di un'immaginaria sfera celeste. Il nome, Suspended Flow, si riferisce proprio al flusso costante di dati trasmesso verso l'alto, che si trasforma in energia luminosa, una sorta di co-creazione tra l'artista e il pubblico. L'intero sistema luminoso è alimentato dall'energia creata dai visitatori, che anima e illumina lo spazio con colori differenti. Attraverso una App, l'afflusso del pubblico e la sua interazione con il Mercato favorisce più o meno consapevolmente il variare dell'intensità luminosa dei neon generando un'atmosfera sempre nuova e in continuo divenire. Così, Suspended Flow invita allo stare insieme, all'aggregarsi e al cooperare per generare un'energia positiva, inclusiva e veramente sostenibile, che è alimentata da energia proveniente al 100% da fonti rinnovabili.

Un modo per evidenziare nuovi sbocchi tecnologici legati alla produzione di energia, ma anche per mostrare come gli eventi pubblici possono rendersi autonomi dal punto di vista energetico, semplicemente "sfruttando" i visitatori che li animano.
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