(Teleborsa) - L'attenzione dei mercati resta concentrata sulle banche centrali. Domani, mercoledì 18 dicembre, la Fed dovrebbe abbassare i tassi d'interesse di 25 punti base e, il mercato, monitorerà le parole del presidente
Jerome Powell, insieme al cosiddetto grafico “dot plot” sulle aspettative dei governatori per valutare la traiettoria di politica monetaria nel prossimo anno. Giovedì sarà la volta della Banca del Giappone che dovrebbe lasciare i tassi invariati. Attese decisioni di politica monetaria, anche in Cina, Inghilterra, Svezia e Russia.
La scorsa settimana la BCE ha tagliato, come previsto, il costo del denaro e la presidente delll'Eurotower,
Christine Lagarde, ha detto che "l'attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e prevediamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse".
In una settimana, dunque, in cui a farla da padrona saranno ancora una volta le banche centrali, gli addetti ai lavori guardano alla riunione della
banca centrale russa da cui è atteso un forte aumento dei tassi di interesse, per contenere l'elevata inflazione. L'indice dei prezzi al consumo, a novembre, si è portato all'8,9%, rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e in aumento dall'8,5% di ottobre, trainati principalmente dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.
Gli economisti ora si aspettano che l'istituzione guidata dalla governatrice Elvira Nabiulina, aumenti i tassi di 200 punti base, nella riunione del 20 dicembre, portando il tasso di interesse chiave del paese al 23%.