(Teleborsa) - Nei primi sei mesi del 2024, l’
import di autoveicoli nuovi in valore verso l’Italia risulta in crescita (+6,8% rispetto ai primi sei mesi del 2023). Sia il comparto dei veicoli industriali che il comparto delle
autovetture, mostrano incrementi nelle importazioni (rispettivamente +6,0% e +12,7%). Al contrario, l’export in valore risulta in calo rispetto a quello dei primi sei mesi del 2023, -15,8%: il valore dei veicoli industriali, nel periodo analizzato, 2024 cala dell'1,0%; le autovetture esportate, invece, sono in calo del 21,0%. Il saldo è negativo per circa 9,9 miliardi di Euro per le autovetture e positivo di circa 776 milioni per i
veicoli industriali. È quanto emerge dal focus di
Anfia sul trade automotive a giugno.
Mentre l’import di autoveicoli ha origine quasi totalmente da
paesi europei (l’89,5% del valore totale importato), l’export con destinazione Europa rappresenta, nel periodo gennaio-giugno del 2024, il 60,5% del totale. Tra i paesi di destinazione
extra europei, gli Stati Uniti rimangono il primo mercato (18,9%), seguiti da
Giappone (3,8%) e
Algeria (2,4%).
Per quanto riguarda il comparto della
componentistica, nel periodo analizzato, calano sia l’import, del 7,4%, che l’export, dell' 1,8%, con un saldo positivo di circa 3,5 miliardi di euro (era di 2,9 miliardi nello stesso periodo del 2023). L’
Europa rappresenta il 79,1% del valore dell’import e il 79,5% del valore dell’export. Al di fuori del continente europeo, la prima macroarea di origine è l’
Asia, da cui l’Italia importa il 13,7% di parti e componenti (in valore), mentre la prima macroarea di destinazione dell’export è il
Nord America: 9,6% del totale.
Lo Stato da cui importiamo e a cui esportiamo più componentistica automotive è la
Germania, che, rispettivamente rappresenta il 24,1% delle importazioni ed il 19,9% delle esportazioni del trade italiano. Seguono, nell'ordine, a completare la Top3, la Francia e la Polonia per quanto riguarda sia le importazioni che le esportazioni.