(Teleborsa) - Sale come previsto il superindice USA relativo alle condizioni economiche americane. Secondo quanto comunicato dal
Conference Board degli Stati Uniti, il Leading Indicator (LEI) si attesta a quota 119,8 punti a marzo, in aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente risultando in linea con quanto atteso dagli analisti. Il dato si confronta con il +0,6% del mese scorso (dato rivisto da +0,3%).
La componente che riguarda la
situazione attuale è aumentata dello 0,4% a 108,7 punti, mentre quella sulle
aspettative future è cresciuta dello 0,6% a 110,9 punti.
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Il LEI statunitense è cresciuto di nuovo a marzo nonostante i venti contrari della guerra in Ucraina" - ha affermato
Ataman Ozyildirim, Direttore senior della ricerca economica presso il Conference Board -. “Questo ampio miglioramento segnala che
è probabile che la crescita economica continui fino al 2022, nonostante la volatilità dei prezzi delle azioni e l'indebolimento delle aspettative di imprese e consumatori. Il Conference Board prevede una crescita del PIL statunitense del 3% anno su anno nel 2022, più lenta del ritmo del 5,6% del 2021, ma ancora ben al di sopra della tendenza pre-covid. Questo tasso riflette anche un downgrade di 0,5 ppt incorporato nel nostro caso base per includere gli effetti della guerra in Ucraina rispetto a prima della guerra (3,5%)".
Tuttavia - conclude Ozyildirim - "
permangono rischi al ribasso per le prospettive di crescita, associati all'intensificazione delle interruzioni della catena di approvvigionamento e dell'inflazione legate alle persistenti chiusure per pandemia e alla guerra, nonché all'inasprimento della politica monetaria e alla persistente carenza di manodopera".