(Teleborsa) - "ll rinvio, a data da destinarsi, del voto alla riunione degli ambasciatori Ue sul Regolamento che prevede lo stop dal
2035 alla
vendita di
auto nuove diesel e
benzina è un successo italiano. La posizione del nostro governo è infatti chiara: una transizione sostenibile ed equa deve essere pianificata e condotta con attenzione, per evitare ripercussioni negative sotto l'aspetto produttivo e occupazionale. La decisione del Coreper di tornare sulla questione a tempo debito va esattamente nella direzione di
neutralità tecnologica da noi indicata". Così ha commentato la presidente del Consiglio,
Giorgia Meloni, sui suoi canali social la decisione della presidenza svedese del Consiglio europeo.
A pesare, oltre al no dell'Italia e alle posizioni di fatto contrarie di
Polonia e
Bulgaria (sebbene Sofia a novembre si sia astenuta), è stata la posizione della
Germania. Il ministro dei trasporti
Volker Wissing in settimana aveva infatti annunciato che la decisione tedesca sarebbe stata appesa alla garanzia da parte della Commissione di presentare una nuova proposta sugli
e-fuels che permettesse alle nuove auto con motore a combustione di circolare anche dopo il 2035 a patto che siano alimentate con carburanti puliti.
"Ricordo che la proposta è stata fatta sulla base della neutralità tecnologica e nell'obiettivo di raggiungere l'obiettivo del
Net Zero. Siamo in contatto con i Paesi membri sulle nuove preoccupazione emerse per valutare quale sia la strada migliore da percorrere ora", ha spiegato la portavoce della Commissione,
Dana Spinant.
Per il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica,
Gilberto Pichetto, il nuovo rinvio "tiene giustamente conto di una forte resistenza di alcuni Paesi europei, con l'Italia in prima fila, a un'impostazione del Regolamento troppo ideologica e poco concreta". "L'Italia - ha aggiunto Pichetto - ha una posizione molto chiara: l'elettrico non può essere l'unica soluzione del futuro, tanto più se continuerà, come è oggi, ad essere una filiera per pochi. Puntare inoltre sui carburanti rinnovabili è una soluzione strategica e altrettanto pulita, che consente di raggiungere importanti risultati ambientali, evitando pesanti ripercussioni negative in chiave occupazionale e produttiva".