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Confindustria, a marzo il 41,3% degli imprenditori ha segnalato un aumento della produzione

Per il 43,7% la produzione resterà stabile, solo l'11,2% ha registrato un peggioramento.

Economia
Confindustria, a marzo il 41,3% degli imprenditori ha segnalato un aumento della produzione
(Teleborsa) - Un'indagine rapida del Centro studi di Confindustria sull'attività delle grandi imprese industriali ha rilevato che quasi un imprenditore su due vede una dinamica della produzione ferma a marzo. In base ai dati raccolti dallo studio il 47,5% del campione delle grandi imprese industriali associate a Confindustria ritiene che a marzo la produzione resterà stabile. Il 41,3% del campione ha invece segnalato un miglioramento del livello di produzione e solo l'11,2% una contrazione. Nessuna delle imprese incluse nel campione ha comunque segnalato un calo significativo della produzione, così come già registrato nella rilevazione di febbraio.

Per quanto riguarda invece la dinamica trimestrale, cresce l'ottimismo delle aziende: nel primo trimestre 2024 la quota di imprese che prospettano una contrazione della produzione è inferiore di 22,7 punti rispetto a quella dell primo del 2023. Inoltre è aumentata di 11,1 punti la percentuale di imprese che vedono un miglioramento.

Il dato relativo alla disponibilità di manodopera resta comunque negativo (-1,7%), non discostandosi molto dai valori dei due mesi precedenti (-1,8% a gennaio e - 2,3% a febbraio). Il saldo, tuttavia, resta ancora lontano dai valori di inizio serie (-7,2% a marzo 2023). Più favorevole, invece, il saldo tra la quota di imprese che hanno riportato un miglioramento delle condizioni finanziarie e quella di chi ha riportato un peggioramento, pur rimanendo in territorio negativo (- 0,1%).

Negativi anche i saldi relativi alla disponibilità di materiali (-1,6%) e alla disponibilità di impianti (-1,4%). A marzo, quest'ultimo ha raggiunto il picco minimo dall'inizio dell'indagine alle grandi imprese industriali di Confindustria. Secondo le grandi imprese di Confindustria, la dinamica di domanda e ordini continuerà a essere il principale fattore di traino della produzione.

Migliorano, infine, anche le aspettative sui costi di produzione: il saldo tra la quota di imprese che riportano una riduzione e quelle che ne segnalano un aumento risale a -0,8%, da -8,5% di febbraio.
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