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AssoNEXT, Orsini: DDL Capitali sia primo passo di politica industriale di ampio respiro

Serve un incremento sensibile degli investitori istituzionali tramite l'intervento di soggetti a partecipazione pubblica

Finanza
AssoNEXT, Orsini: DDL Capitali sia primo passo di politica industriale di ampio respiro
(Teleborsa) - Il DDL Capitali "coglie nel segno" le problematiche del mercato azionario italiano, dove "c'è bisogno non solo di incentivare nuove aziende a quotarsi, ma è anche necessario promuovere la partecipazione degli investitori individuali e istituzionali". Lo ha affermato Emilia Orsini, Segretario Generale e Responsabile Relazioni Istituzionali di AssoNEXT, nel corso dell'audizione in Commissione Finanze e Tesoro sul disegno di legge "Competitività dei capitali".

Il contenuto del disegno di legge "è stato accolto con entusiasmo dai nostri associati e aderenti", ha detto la rappresentante della Associazione Italiana delle PMI Quotate, sottolineando che "auspichiamo che il DDL Capitali costituisca il primo passo di una politica industriale di ampio respiro destinata a supportare la crescita in Italia e all'estero delle nostre PMI, asse portante del Made in Italy, con pacchetti di stimoli, regolatori e fiscali, che favoriscano la canalizzazione del risparmio privato verso il cuore del tessuto produttivo nazionale".

"La novella codicistica del diritto societario compie quest'anno vent'anni mentre il Testo Unico della Finanza venticinque anni - ha sottolineato - È, quindi, giunto il momento, e il periodo sembra davvero propizio, per un intervento di riordino e semplificazione anche volto a eliminare i numerosissimi casi di gold plating rispetto alla normativa UE".

Secondo Orsini, oltre alle "imprescindibili modifiche regolamentari", occorre intervenire sul lato della domanda e della liquidità, e una prima strada è rappresentata da nuove regole per i PIR e gli ELTIF.

Inoltre, è "essenziale per lo sviluppo del mercato un incremento sensibile degli investitori istituzionali tramite l'intervento di soggetti a partecipazione pubblica (CPD Equity, Fondo Italiano d'Investimento, Invitalia, il neocostituito Fondo Strategico Nazionale del Made in Italy) sia tramite interventi diretti sia attraverso investimenti in veicoli di investimento destinati alle PMI quotate".

A questo fine - ha sostenuto - dovrebbe essere "introdotto l'obbligo di destinare una parte delle risorse incluse nel Patrimonio Destinato di cui alla D. L. 34/2020 alle PMI che accedono al mercato del capitale di rischio, anche in questo caso la via preferibile pare quella di investire in veicoli con team dedicati alle PMI quotate".
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