(Teleborsa) -
Le autorità cinesi avrebbero sollecitato le
grandi banche statali cinesi ad
intensificare l'intervento sul mercato valutario questa settimana, con l'obiettivo di stabilizzare al più presto ed evitare un'eccessiva
volatilità dello yuan, caduto su un livello di
7,35 per dollaro.
E' quanto riporta oggi Bloomberg, secondo cui le autorità cinesi starebbero mettendo a punto una serie di strumenti quali la
riduzione delle riserve valutarie obbligatorie delle banche, per consentire gli acquisti di valuta locale, e starebbero anche
verificando l'esistenza di operazioni speculative da parte di società cinesi, volte ad accelerare il declino della valuta nazionale.
In base a quanto riferito da Reuters, le
banche cinesi sarebbero già state
viste vendere dollari in cambio di yuan sui mercati onshore e offshore, in particolare
sui mercati di Londra e New York.
Questa settimana la banca centrale (
PBOC) ha tentato di risollevare il sentiment degli investitori, annunciando un
taglio a sorpresa dei tassi di interesse ed enormi
iniezioni di liquidità a breve termine nel tentativo di calmare l'agitazione per la crisi del mercato immobiliare. Nonostante queste misure, però, lo yuan ha continuato a scivolare raggiungendo il livello più basso dal 2007.
Frattanto, la
banca centrale cinese, nel suo rapporto di politica monetaria, pubblicato oggi, ha assicurato che
"impedirà un aggiustamento eccessivo dello yuan ed ha ribadito di voler "mantenere la stabilità del
tasso di cambio ad un livello ragionevole ed equilibrato per prevenire risolutamente il rischio di overshoot del tasso di cambio", ma ha anche aggiunto che
mercato dei cambi è attualmente in linea con i fondamentali.
La PBOC ha parlato anche delle più recenti
turbolenze del mercato immobiliare, affermando che intende "adattarsi alla nuova situazione di grandi cambiamenti nel rapporto tra domanda e offerta nel mercato immobiliare" ed "adeguare e ottimizzare tempestivamente le politiche immobiliari per promuovere uno sviluppo stabile e sano del mercato".