(Teleborsa) - Sono state avviate le prime fasi dello scavo con la fresa Martina della
seconda canna della galleria naturale Lonato, una delle opere più importanti della
nuova tratta ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) Brescia Est - Verona. Proseguono così secondo programma i lavori di Cepav due, il Consorzio Eni per l'Alta Velocità, commissionati da Rete Ferroviaria Italiana, con la Direzione Lavori di Italferr, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS.
La nuova tratta rientra
fra le opere finanziate dal PNRR e rappresenta uno dei tasselli del Core Corridor Mediterraneo che collegherà i porti del sud della Penisola iberica con il confine ucraino, passando per il sud della Francia, l'Italia Settentrionale e la Slovenia, con una sezione in Croazia.
La linea AV/AC Brescia Est-Verona si sviluppa per lo più
in affiancamento all'autostrada A4 Milano - Venezia e alla linea ferroviaria convenzionale, attraversando le Regioni Lombardia e Veneto, 11 comuni nelle province di Brescia, Verona e Mantova (quest'ultima per le sole opere di viabilità stradale) e prevede la realizzazione di un tracciato ferroviario di circa 48 km, compresi i 2,2 km dell'interconnessione "Verona Merci" di collegamento con l'asse ferroviario Verona - Brennero.
L'
investimento economico globale del lotto funzionale Brescia Est - Verona, approvato dal Comitato Interministeriale per la programmazione economica, è di 2,6 miliardi di euro. La quota assegnata a Cepav due è di 2,16 miliardi di euro.
La realizzazione della linea ferroviaria AV/AC Brescia Est - Verona è, attualmente,
al 45% circa di avanzamento lavori.
In termini di realizzazione, sono state a
vviate tutte le attività di costruzione delle opere ferroviarie mentre sono in fase di ultimazione le attività preliminari come l’acquisizione delle aree, le bonifiche belliche, le indagini archeologiche, le demolizioni dei fabbricati interferenti, le bonifiche ambientali e la risoluzione dei pubblici servizi.
Il
Consorzio Cepav due è composto da
Saipem, leader con il 59%, Impresa Pizzarotti con circa il 27% e Gruppo ICM con circa 14%, tra le imprese più significative e riconosciute del settore infrastrutturale del paese.