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LND Impianti, Pompili: nel 2025 il nuovo regolamento per l'erba sintetica nel calcio

Economia
LND Impianti, Pompili: nel 2025 il nuovo regolamento per l'erba sintetica nel calcio
(Teleborsa) - Dal 2023, l'Unione Europea ha emanato dei nuovi regolamenti per la costruzione di campi in erba sintetica. Quali sono questi nuovi regolamenti e cosa si sta facendo per adattare anche la certificazione?



"La LND Impianti ha recepito quelle che sono state le modifiche che la Commissione Europea ha imposto in termini di realizzazione dei campi in erba sintetica Ovvero, dal 2031, non potrà essere più commercializzato del materiale da intaso prestazionale di natura polimerica". Lo ha dichiarato Giacomo Pompili, Responsabile Ufficio Impianti LND Impianti, durante Myplant & Garden, l'evento leader del florovivaismo, che si svolge dal 19 al 21 febbraio a Milano.
Questo non significa che non si potranno realizzare ad oggi campi in erba sintetica con intaso polimerico ma che solo ed esclusivamente dal 2031 non potrà essere più commercializzato intaso prestazionale. In tal senso, la LND impianti sta lavorando sul nuovo regolamento che uscirà nel 2025 per la realizzazione di un campo in erba artificiale, come LND impianti che è la Srl ed è la struttura tecnica che si occupa appunto delle omologazioni dei campi in erba sintetica e insieme alla commissione impianti sportivi in erba artificiale definiamo quelli che sono i regolamenti per la realizzazione della costruzione dei campi in erba sintetica. In tal senso, stiamo definendo tutta una serie di modifiche, affinché si possa arrivare a realizzare il campo senza alcun tipo di problema di natura legata alla sostenibilità, in linea con quelli che sono gli adempimenti che effettivamente la Commissione Europea ha definito".



Ci saranno dei cambiamenti a livello di costi da affrontare per le società sportive?

"A livello di costi non ci saranno dei cambiamenti. Proprio per questo stiamo studiando dei pacchetti, inserendo, sia in termini economici ma anche nell'occhio alla sostenibilità, la possibilità di utilizzare per la realizzazione di sottofondi a drenaggio verticale inerte riciclato invece in alternativa all'inerte naturale che ha un costo inferiore di circa un quarto rispetto alla realizzazione di un sottofondo con inerti naturali. Questo andrà a battere il costo di organizzazione del sottofondo, a fronte di invece un costo maggiore legato all'utilizzo di un intaso in natura vegetale al posto dell'intaso polimerico. Quindi nel computo del generale di un quadro economico relativo alla realizzazione di un campo artificiale le due cose si andranno a bilanciare e quindi non è previsto un costo in più", prosegue Pompili.

La normativa ha un tempo di transizione di circo otto anni. Trascorsi questi otto anni i campi esistenti possono rimanere operativi oppure devono essere per forza cambiati?

"Possono rimanere operativi. La Commissione Europea ha vietato la commercializzazione dell'intaso di natura polimerica, quindi microplastiche aggiunte intenzionalmente a partire dal 2031. Questo significa che tutti i campi che vengono realizzati prima del 2031 con questa tecnologia potranno continuare a essere utilizzati senza alcun tipo di problema. L'unica accortezza sarà che per gli interventi di manutenzione bisognerà avere una scorta di materiale per poter poi effettuare le manutenzioni per tutta la vita utile del campo fino allo smaltimento dello stesso", conclude Pompili.

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