(Teleborsa) - Il presidente di Confindustria,
Emanuele Orsini, ha dichiarato che la stagnazione degli
stipendi in Italia è dovuta principalmente al
settore pubblico. "Noi rappresentiamo 4.5 milioni di lavoratori su 20 milioni. È logico che se il pubblico non incrementa lo stipendio da 20 anni, la nostra media cala", ha dichiarato intervenendo all'assemblea di Confindustria Alto Adriatico. "Noi siamo riusciti nel secondo semestre a incrementare del 4,1 %, abbattendo la quota di
inflazione dell'1,1%. Si può fare sempre meglio, perché questa è la verità, però il vero tema è che anche qui per fare meglio serve incrementare la
produttività".
"Questo Paese deve fare in modo che ci sia un'
immigrazione ovviamente controllata, con una formazione di lingua italiana nel paese di origine", ha sottolineato il presidente di
Confindustria. "Oggi ci sono 700mila persone che vanno in pensione, ci sono in Italia 500mila neonati", quindi "ci sarà un grande gap di
lavoro. Il costo del gap tra domanda e offerta di lavoro per le nostre imprese è di circa 40 miliardi l'anno", ha dichiarato.
Orsini ha poi ricordato che in Italia "abbiamo due milioni di
Neet, giovani che non lavorano e non studiano, e dobbiamo dire che sono una grande risorsa. Dobbiamo far in modo che si sentano di far parte di un progetto Paese. Dobbiamo fare in modo che questi ragazzi vedano una prospettiva".