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Petrolio alle stelle dopo stop USA e UK a forniture. Appello Berlino all'Opec

Il greggio si è riportato a 130 dollari al barile scontando l'inerzia dell'OPEC e l'embargo sul petrolio russo

Finanza
Petrolio alle stelle dopo stop USA e UK a forniture. Appello Berlino all'Opec
(Teleborsa) - Torna a correre il petrolio, che si riporta sui massimi raggiunti di recente di riflesso all'embargo sul petrolio russo, annunciato da Stati Uniti e Regno Unito. Il petrolio, che nei giorni scorsi aveva anche sfiorato i 140 dollari, resta vicinissimo a quei massimi, con il Brent del Mare del Nord che scambia questa mattina a 130,36 dollari, in aumento dell'1,86% rispetto alla vigilia. Il greggio americano Light crude oil sale dell'1,61% a 125,69 dollari al barile.

E' l'effetto dell'embargo annunciato ieri da Stati Uniti e Regno Unito, che vieteranno l’import di petrolio e gas russi. "Mettiamo al bando ogni import di petrolio russo, con il supporto completo del Congresso", ha annunciato il Presidente americano Joe Biden.

"Colpendo la maggiore arteria dell’economia russa, il popolo americano darà un altro potente colpo alla macchina da guerra di Putin", ha aggiunto il leder statunitense, citando anche il tracollo del rublo che "ora vale meno di un penny", e le altre sanzioni, che hanno già "causato pesanti danni all’economia russa".

Per gli Stati Uniti il greggio russo rappresenta appena il 3% delle importazioni petrolifere, pari a circa 700mila barili al giorno, una quota che sale attorno all'8% includendo anche i derivati petroliferi. Per il Regno Unito, invece, le forniture dalla Russia rappresentano una quota del 12-13% dell’import di petrolio e dell’8% dei consumi finali.

La Germania intanto è intervenuta facendo appello "urgente" all'Opec di aumentare l'offerta di greggio. Un tentativo - ha spiegato il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck - di "alleggerire" la tensione scaricatasi sui prezzi di mercato. Rivolgendosi ai "potenti paesi esportatori, guidati dall'Arabia Saudita", il Ministro tedesco ha sollecitato il cartello ad aumentare la produzione di greggio in modo più deciso, data la situazione di tensione.

Proprio la scorsa settimana, l'Opec+, di cui peraltro fa parte anche la Russia, aveva confermato un aumento minimale dell'output di 400mila barili, confermando la strategia delineata alla fine della crisi pandemica, che non include gli effetti del conflitto Russia-Ucraina.

E' per questo che l'AIE la scorsa settimana ha annunciato il rilascio delle proprie scorte strategiche di 60 milioni di barili ed ha detto che è "pronta a tutto" per ridurre la volatilità nei mercati energetici.





(Foto: © Artem Egoro / 123RF)
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