(Teleborsa) -
Fila ha chiuso i primi tre mesi dell'anno con
Ricavi normalizzati pari a 178,7mln di Euro, +7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (166mln di Euro nel 1Q 2022), +7,5% a cambi costanti. In significativa crescita organica l’Asia +29,1% e il Centro e Sud America +29,2%, grazie al forte progresso, in particolare del segmento School & Office, in India e Messico, Nord America in progresso del +2,5% ed Europa in riduzione del 2,8%.
L'
EBITDA normalizzato (escludendo gli effetti IFRS 16) è pari a 24,3 mln di Euro, +7,4% (+5,4% a cambi costanti) rispetto al 1Q 2022 (22,7mln di Euro), marginalità nel 1Q2023 al 13,6% sostanzialmente in linea con quella dello stesso periodo dell’anno precedente grazie alla crescita in Asia, Centro Sud America e Nord America.
Utile Netto normalizzato pari a 5 mln di Euro (escludendo gli effetti IFRS 16). Tale valore - spiega la società - "risente significativamente dei maggiori oneri finanziari netti pari a un totale di 8,7mln di Euro, più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, di cui 7,3mln di Euro relativi agli interessi e la parte residuale di circa 1mln di Euro a effetti cambio finanziari negativi sulle valute principali". Utile Netto di Gruppo normalizzato pari a 3,4mln di Euro, per il crescente contributo delle minorities che sono passate da 1,1mln di Euro del 1Q2022 a 1,7mln di Euro, grazie al significativo progresso della controllata indiana.
L’
Indebitamento Finanziario Netto al 31 Marzo 2023 è pari a 405,1mln di Euro (escluso l’effetto IFRS 16 pari a 87,2mln di Euro e il Mark to Market Interest Hedging positivo per 1,9mln di Euro) rispetto ai 349,8mln di Euro al 31 Dicembre 2022 (escluso l’effetto IFRS 16 pari a 88,5mln di Euro e l’effetto positivo del Mark to Market Interest Hedging pari a 3,2mln di Euro).
OutlookCome già evidenziato dall’andamento del primo trimestre, "l’intero esercizio 2023 sarà influenzato da un contesto macroeconomico complesso. In particolare, il significativo incremento del costo del denaro porta i clienti ad assumere un
atteggiamento di prudenza e di maggiore attenzione alle politiche di magazzino, allungando il periodo della stagionalità del Gruppo F.I.L.A. con l’evasione degli ordini maggiormente concentrata nel secondo e terzo trimestre dell’anno".
D’altro canto - spiega la società - "i costi di approvvigionamento mostrano segnali positivi di riduzione e gli aumenti di prezzo applicati a inizio 2023 stanno contribuendo al recupero della marginalità, sebbene quest’ultima nel primo trimestre abbia ancora risentito degli effetti inflazionistici subiti nei mesi precedenti". La crescita economica del Gruppo attesa nei prossimi mesi "sarà ancora guidata dalle performance significative in India, mercato caratterizzato anche da importanti investimenti a supporto della crescita, in Messico e negli Stati Uniti". Le attese per il 2023, in linea con quanto già comunicato dalla società, "sono di una
generazione di cassa e marginalità in miglioramento rispetto al 2022, nonostante un mercato caratterizzato ancora dalla debolezza dei consumi, in particolare in Europa".