(Teleborsa) - "Il futuro non dovrà essere solo quello di termovalorizzare, ma quello di valorizzare: è la rigenerazione la chiave futura e prospettica della nostra economia e Iren si candida a essere leader in questo settore. Solo nell'ultimo anno abbiamo assunto 1500 persone, il 50% sotto i trent'anni. Ci candidiamo ad assumere le persone più brave e competenti per realizzare il nostro piano strategico". È quanto ha affermato il
presidente Iren Luca Dal Fabbro intervistato in occasione di Ecomondo.
Parola d'ordine 'rigenerare'. Qual è il contributo di Iren all'economia circolare?"Come Gruppo Iren siamo molto attivi sul fronte dell'economia circolare, in particolare su tre versanti. Il primo è quello dei materiali rari: abbiamo uno stabilimento che recupera dai RAEE materiali preziosi e ne stiamo costruendo un altro ad Arezzo. Il secondo è l'acqua: quindi tutto ciò che concerne, ad esempio, il riutilizzo delle acque reflue. Infine il versante dei rifiuti e della valorizzazione in energia. Siamo una delle multiutility più attive nell'economia circolare. Lo facciamo nei nostri territori ma l'idea è quella di crescere e, per noi, l'economia circolare è uno dei pilastri di grande crescita che abbiamo nel nostro piano industriale".
Quali le altre innovazioni impiantistiche che presentate a Ecomondo?"Il recupero del legno: abbiamo un impianto a Vercelli molto avanzato. La produzione di biogas da FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano ndr) in Emilia: si tratta di uno degli impianti più moderni in Italia che valorizza il rifiuto umido e lo trasforma in biogas, energia molto preziosa perché rinnovabile. Un altro tema molto importante è quello del recupero delle perdite d'acqua. In ultimo il riutilizzo di materiali plastici che possono essere un elemento additivo nell'industria siderurgica. Siamo quindi attivi su vari fronti dell'economia circolare: dalla plastica all'acqua, ai metalli rari, fino alla FORSU che diventa biogas".