(Teleborsa) - Il settore
agroalimentare ha bisogno di
investimenti importanti ed occorre
ragionare in ottica di filiera, per invertire la tendenza e dare risposte ad un settore messo a dura prova dall'inflazione e dal crollo del potere d'acquisto. In questa direzione
si sta muovendo il governo che, dopo lo stanziamento per sostenere i consumi, conta di ottenere
ulteriori finanziamenti e di poter dare altre risposte al settore..
E' quanto affermato da
Sergio Marchi, Capo della Segreteria Tecnica di
Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, intervenuto in collegamento video agli
Stati Generali del mercato Food & Beverage a Roma.
"Il settore primario è strettamente legato al mondo della trasformazione ed al mondo della grande distribuzione e della piccola e media distribuzione, perché
si ragiona in termini di filiera, il che implica
fare sistema. Questo è anche un modo per superare antiche barriere di competitività - sottolinea il responsabile del MASAF - e per
redistribuire la catena del valore all'interno di un arco strutturato in maniera differente e più organizzata, come sistema Italia".
"La situazione la conosciamo bene, veniamo da un
periodo non facile: prima con il Covid, poi con l'invasione russa in Ucraina, il caro energia ed il caro prezzi. Tutte tematiche che hanno inciso in maniera più o meno pesante", ha ricordato Marchi, aggiungendo "
per invertire la tendenza e guardare con ottimismo al futuro occorre
incentivare il sistema delle filiere, come il MASAF ha già fatto, impiegando sia i fondi del piano complementare sia i fondi del PNRR. Occorre fare investimenti importanti e quindi
contiamo di ottenere risorse aggiuntive per dare risposte al settore agroalimentare nel suo complesso".
"L'altro tema importante è
l'effetto leva. Voglio ricordare che una delle novità sin dalla finanziaria 2022 è l'aver messo dei fondi per calmierare l'inflazione e sostenere il potere d'acquisto delle fasce più deboli. Voglio ringraziare la grande distribuzione e la media e piccola distribuzione per le iniziative volte a
promuovere il carrello italiano, perché i finanziamenti pubblici sono importati, ma anche
l'effetto leva che sta alla base di provvedimenti di questo tipo".