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Maltempo: allerta arancione in Emilia-Romagna, gialla nel Lazio e in altre regioni

Coldiretti: sull'Italia tre bombe d'acque ogni ora

Clima, Economia
Maltempo: allerta arancione in Emilia-Romagna, gialla nel Lazio e in altre regioni
(Teleborsa) - Italia ancora nella morsa del maltempo, da Nord a Sud dello Stivale: oggi, mercoledì 14 giugno, allerta arancione su parte dell’Emilia-Romagna, allerta gialla sul resto della regione, su parte della Lombardia, sull’intero territorio di Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e su gran parte della Sicilia.

Intanto, secondo quanto emerge dall'analisi della Coldiretti su dati Eswd (European severe weather database) sull’Italia si sono abbattute più di 3 bombe d’ acqua, grandinate e trombe d’aria all’ora che hanno investito città e campagne con allagamenti, frane e danni. Sono ben 76 gli eventi estremi che si sono verificati in un solo giorno sulla Penisola dove è allerta arancione in Emilia Romagna e gialla in altre 12 regioni dal nord al sud Italia. Siamo di fronte – sottolinea Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione del clima con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo che si abbatte su un territorio fragile.



Con il clima anomalo sale il conto dei danni alle coltivazioni agricole in una primavera segnata dal moltiplicarsi di eventi estremi con forti precipitazioni dopo un lungo periodo di siccità. A preoccupare sono gli effetti sulle coltivazioni con il grano in prossimità della raccolta, la frutta matura sugli alberi e il maltempo no stop che sta creando un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora, una malattia fungina che può causare gravi danni alle viti e compromettere a capacità produttiva dei vigneti. Le bombe d’acqua hanno allagato le campagne dove è andato perso anche il foraggio per alimentare gli animali nelle stalle ma stanno ritardando anche le operazioni colturali come il trapianto delle piantine di pomodoro.



Non è mancata la grandine che – continua Coldiretti – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine – spiega la Coldiretti – colpisce i frutti in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti – si ripete sempre con maggiore frequenza con danni che lo scorso anno hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro solo nelle aziende assicurate secondo l’Asnacodi.



Tanta paura nelle aree della Romagna alluvionata dove- conclude la Coldiretti - sono andati perduti i raccolti di ortaggi, grano orzo, mais, girasole, colza e soia coperti dal fango ma si teme anche per la fertilità del terreno coperto dalla presenza di limo e sabbia in superficie.

Decisamente poco incoraggianti le prospettive per la prossima estate fotografate dal nuovo data-set pubblicato dalla Agenzia europea dell'Ambiente. Rschio di ondate di caldo più forti e più lunghe nel Sud Europa e di inondazioni più frequenti ed estreme nel Nord. Nell'Europa meridionale, in particolare, potrebbero esserci più di 60 giorni durante i quali le condizioni meteo "sono pericolose per la salute umana", si legge in una nota riassuntiva dell'Aea. Il sud dell'Europa, in particolare la penisola iberica, "sperimenterà un marcato aumento del numero di giorni con un elevato pericolo di incendio", si legge ancora.
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