(Teleborsa) -
Scudo penale, mobilità e stipendi dei dirigenti scolastici, in aggiunta al dibattito sull'impiego delle risorse del PNRR, sono stati al centro dell'attenzione del
workshop formativo organizzato dal
sindacato Udir a Roma, rivolto ai Dirigenti scolastici in servizio, ai Dirigenti di prossima immissione e agli aspiranti Dirigenti, oltre che ai Dsga.
I lavori sono stati aperti dal
Sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, il quale ha esordito "chi dirige un istituto scolastico non può diventare il capro espiatorio delle mancate scelte della politica".
Il
Presidente dell'Udir Marcello Pacifico ha messo il punto anche sul
problema della mobilità - "non è possibile che un preside abbia una scuola autonoma libera vicino casa ma siccome quella scuola è sottodimensionata dell'assurda spending review approvata con il DPR 81 del 2009, questo Dirigente debba invece essere assegnato ad un istituto scolastico situato a 500 chilometri da casa" - e
sull'inadeguatezza degli stipendi.
Pacifico ha ricordato
l'assurdità dei blocchi di diverse indennità dei dirigenti scolastici, in particolare
Ria e Fun, che hanno costretto il sindacato a presentare
ricorso in tribunale, anche per migliorare la ricostruzione di carriera, sottoposta alla cosiddetta 'temporizzazione' la cui entità di anni pregressi riconosciuti danneggia non poco il dirigente stesso.
In occasione dell’
intervento di Natale Saccone sulle responsabilità penali attinenti la sicurezza, sono
emerse numerose criticità che incomberanno sui capi d’Istituto dal 1° settembre, tra cui l’obbligo di preparare il Protocollo COVID-19 per l’A.S. 2022/2023, indispensabile e perentorio per l’avvio delle attività didattiche.
Per questo Udir ha messo
a disposizione il protocollo sulla sicurezza per attivare lo scudo penale al tempo del Covid e rispettare le norme in tema di appalti.