(Teleborsa) - "
È stata una discussione ricchissima e anche molto condivisa grazie anche alle numerose interazioni con i partiti e il ministro Cartabia e il sottosegretario Garofoli". Lo ha detto il
Premier Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri che ha dato
via libera alla riforma della giustizia, affiancato dai Ministri
della Giustizia e dell'Economia,
Cartabia e Franco.
"C'è stata
condivisione della riforma e delimitazione delle aree con differenze di vedute e impegno ad adoperarsi con i capigruppo per avere priorità assoluta in Parlamento entro l'elezione del nuovo Csm", ha aggiunto il Presidente del Consiglio sottolineando che
Nel corso del Consiglio dei ministri
"c'è stata questa consapevolezza della necessità di un pieno coinvolgimento delle forze politiche. Quindi niente tentativi di imporre la fiducia. E' un provvedimento di portata tale che
necessita di questa apertura". "C'è stato - ha ribadito -
l'impegno "di tutti ministri a sostenere con i propri partiti questa riforma". "
La riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm era ineludibile per la scadenza a luglio del Consiglio ora in carica, ma anche per accompagnare la magistratura in un percorso di recupero della piena fiducia e credibilità". Così il Ministro della Giustizia
Marta Cartabia in conferenza stampa.
La riforma del Csm "era dovuta ai tantissimi magistrati che lavorano silenziosamente ogni giorno e lo dobbiamo ai cittadini, che hanno diritto a recuperare la
piena fiducia nei confronti della magistratura", ha aggiunto sottolineando che norme "
più adeguate e rigorose" possono sostenere la
magistratura nel percorso di recupero di credibilità. "Contiamo di registrare anche quest'anno su una
riduzione significativa del debito rispetto al PIL". Lo ha detto il ministro del Tesoro,
Daniele Franco, in conferenza stampa dopo il CdM, aggiungendo che per lo scorso anno
"pensiamo che il risultato sia stato buono, migliore rispetto alle attese".Tra i tanti argomenti, Franco si è soffermato sul
recupero delle regioni meridionali che "è fondamentale nell'interesse del Paese". "Il PIL delle regioni meridionali - ha aggiunto - è da circa 40 anni che non recupera rispetto al Centro-Nord. Il PNRR è uno strumento con cui ci riavviare questo recupero. Questo implica che non si trascurino le regioni del Centro-Nord.
Il punto cruciale è - ha sottolineato - attuare tutto il
PNRR".Capitolo
ITA: "Oggi abbiamo illustrato in CdM il Dpcm che dovrebbe a firma del Presidente del consiglio e dei ministri dell'economia e dello sviluppo per
avviare il processo di ricerca di un partner. Seguiremo le usuali procedure:
offerta pubblica o vendita diretta", ha aggiunto Franco
. "
Non abbiamo un programma in cui predeterminiamo i tempi". Il Consiglio dei ministri ha anche approvato oggi un decreto legge delega per il riordino degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico. "Nell'ambito della Missione 6 - Salute del Pnrr è prevista, entro il 2022, l'entrata in vigore di un decreto legislativo per il riordino della rete degli Irccs, gli Istituti di Ricovero e Cura di Carattere Scientifico, al fine di rafforzare e migliorare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie. Nello schema presentato, si propongono
i principi delega volti al raggiungimento di questa Milestone europea", si legge.