(Teleborsa) - “
L'Italia, sul fronte della
decarbonizzazione e quindi delle emissioni,
pesa uno 0,8% a livello mondiale, mentre
l'Europa pesa tra l'8% e il 10%. "Questo fa sì che la soluzione non possa essere l'azione di un singolo". Con questo concetto prende il via l’intervento al
“Forum Mare” di Trieste del ministro dell’ambiente
Gilberto Pichetto Fratin, che ribadisce come il
mare, che quest’anno ha toccato
temperature record nel mediterraneo e negli oceani, sia non solo ciò che unisce i continenti, sia nella logistica che nel cambiamento climatico, ma anche il
termometro della salute del nostro pianeta.
Anche il ministro dell’ambiente ha ribadito la
potenzialità che ha l’Italia in ambito logistico-energetico: la situazione geopolitica, ed in particolare le sanzioni e i mutati rapporti con la Russia, hanno spostato i grandi approvvigionamenti di gas naturale dal Nord Europa al Sud, ed in questo
l’Italia è il paese privilegiato, essendo proiettata per sua natura verso l’Africa, da dove appunto provengono le risorse energetiche più importanti.
Il ministro ha anche parlato dei
piani europei relativi ad una futura
produzione di idrogeno nel deserto del Sahara tramite fotovoltaico (piani che sono stati tacciati di neocolonialismo negli ultimi anni ndr), che potrebbe poi arrivare in Italia tramite un gasdotto. R
igassificatori, logistica, cantieristica ed eventuali gasdotti di idrogeno, secondo Pichetto Fratin, sono una grande possibilità per il paese di assumere un ruolo di
leader in campo energetico.
Per ultimo il ministro dell’ambiente ha parlato del mondo della
pesca. Anche qui le possibilità sono considerate molto ampie e l’Italia, già considerata uno dei protagonisti mondiali nell'alimentare, è vista come
uno degli attori più importanti nel mondo dell’acquacoltura e del pescato: ”Noi dobbiamo avere i migliori pescatori. I migliori pescatori sono quelli che hanno soddisfazione del proprio lavoro perché guadagnano di più. Questa è la sfida che noi dobbiamo dare al paese".