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Mes, via libera della Commissione Esteri della Camera al testo base: assente la maggioranza

Economia
Mes, via libera della Commissione Esteri della Camera al testo base: assente la maggioranza
(Teleborsa) - La commissione Esteri della Camera ha approvato il testo base del disegno di legge di ratifica del Mes. Il voto è avvenuto in assenza di tutti i deputati della maggioranza, il testo è stato infatti votato da Pd, Iv-Azione e Avs mentre il Movimento 5 Stelle si è astenuto. Il testo va ora all'esame della commissione Bilancio per il parere per poi tornare nei prossimi giorni all'esame della commissione Esteri dove sarà votato il mandato al relatore. Successivamente il ddl approderà in Aula alla Camera: la data fissata è quella del 30 giugno ma si fa largo l'ipotesi di un rinvio in Conferenza dei capigruppo con la possibilità di un approdo in Aula solo dopo l'estate.

"Nuova puntata della maggioranza sul Mes. Non si presentano in Commissione esteri. Assenti ingiustificati e senza parere del governo. Ora il testo base andrà in aula, ma la questione non cambia: non sanno cosa fare. Siamo in Parlamento, ma loro continuano oltre ogni decenza", ha commentato il capogruppo Pd in commissione Esteri Enzo Amendola.

Il tema della ratifica ha alimentato la tensione all'interno del governo, soprattutto dopo il parere tecnico che il ministero dell’Economia e delle Finanze ha inviato alla commissione Esteri della Camera, in cui si spiega che la convalida della riforma del Mes non comporta rischi per l’Italia. "Sul Mes decide il Parlamento. Se arriverà la discussione in Parlamento, lì si voterà. Quella del ministero dell’Economia è un’opinione tecnica. Tecnicamente uno può fare i conti per quello che è il bilancio pubblico poi politicamente tutto il centrodestra, dalla Meloni al sottoscritto, ha sempre ritenuto che in questo momento il Mes non è uno strumento utile per il paese", aveva dichiarato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini prima del voto in commissione. "Ieri ero a pranzo con Giorgetti - ha aggiunto -. Abbiamo parlato di questo è di tanto altro e siamo in perfetta sintonia".

La questione Mes è aperta dal 2018 quando i leader Ue decisero di ampliare le competenze del Mes. Perché le nuove funzioni entrino in vigore però serve la ratifica del Trattato da parte di tutti i Paesi. La ratifica del Trattato non comporta in alcun modo l’utilizzo del Mes. La riforma prevede che il Mes assuma la funzione di "backstop" (paracadute finale) del fondo di risoluzione unico delle banche: una linea di credito da 70 miliardi, a cui i Paesi potranno accedere se i loro fondi nazionali per le risoluzioni bancarie non sono sufficienti, per consentire un fallimento ordinato in caso di crisi bancarie.

Il Mes potrà inoltre fare da mediatore tra Stati e investitori privati qualora fosse necessaria la ristrutturazione di un debito pubblico. Ma la richiesta di assistenza finanziaria non comporta automaticamente la ristrutturazione del debito.



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