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UE, via libera del Consiglio alla due diligence per la sostenibilità aziendale

Nel testo l'innalzamento da 150 a 450 milioni di euro della soglia di fatturato sopra la quale un'azienda ricadrà nel campo di applicazione della normativa

Economia
UE, via libera del Consiglio alla due diligence per la sostenibilità aziendale
(Teleborsa) - Via libera del Consiglio Ue alla direttiva sulla due diligence per la sostenibilità aziendale. "A seguito del trilogo informale tra i rappresentanti delle tre istituzioni tenutosi il 13 dicembre 2023, il Comitato dei rappresentanti permanenti – scrive il belga Pierre Cartuyvels nella lettera inviata ad Adrián Vázquez Lázara, presidente della Commissione giuridica del Parlamento europeo – ha approvato oggi un progetto di compromesso globale. Sono quindi ora in grado di confermare che, qualora il Parlamento europeo adottasse la sua posizione in prima lettura, conformemente all'articolo 294, paragrafo 3 del Trattato, nella forma definita nel pacchetto di compromesso contenuto nell'allegato alla presente lettera il Consiglio approverebbe, ai sensi dell'articolo 294, paragrafo 4 del trattato, la posizione del Parlamento europeo. A nome del Consiglio, desidero inoltre ringraziarvi per la stretta collaborazione che dovrebbe consentirci di raggiungere un accordo su questo fascicolo in prima lettura".

L'accordo raggiunto con l'Eurocamera a metà dicembre, modificato nei giorni scorsi dalla presidenza belga dell'Ue, è stato confermato
dagli ambasciatori dei 27 Paesi Ue. Tra le modiche l'innalzamento da 150 a 450 milioni di euro della soglia di fatturato sopra la quale un'azienda ricadrà nel campo di applicazione della normativa. Un punto, quest'ultimo, sul quale l'Italia ha votato a favore.

Per la confederazione dei sindacati europei Etuc il via libera al Consiglio Ue sulla direttiva sulla due diligence per la sostenibilità aziendale apre la strada a "un notevole miglioramento nel rispetto dei diritti umani di milioni di persone dei lavoratori nelle catene di fornitura delle imprese operanti nell'Ue". Secondo i sindacati alcuni Stati membri hanno annacquato le ambizioni della direttiva, riducendo il numero di aziende coperte da 16mila a meno di 7mila, ma ci sono comunque "alcuni importanti progressi per i lavoratori".

"La Confederazione europea dei sindacati accoglie con favore il voto positivo sulla direttiva sulla Corporate social due diligence – ha dichiarato la vicesegretaria generale dell'Etuc Isabelle Schömann –. La forte mobilitazione del movimento sindacale in Europa fa la differenza per i lavoratori e i sindacati nelle imprese e nelle catene di fornitura, nonostante i numerosi ostacoli che sono stati posti sulla strada. Adottando la prima serie di norme giuridicamente vincolanti al mondo per ritenere le aziende dell'Ue e dei paesi terzi e le loro filiali responsabili delle loro violazioni, l'Europa rimarrà in prima linea nella protezione dei sindacati e dei lavoratori diritti così come l'ambiente. Si tratta di una svolta storica".



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