(Teleborsa) - Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando il mercato assicurativo: nella distribuzione dei servizi l’intelligenza artificiale, la circolazione delle API, i big data e le piattaforme cloud offrono vantaggi in termini economici e di efficienza per le startup che vogliono scalare un mercato in forte espansione.
A livello globale il settore vale già
1.800 miliardi di dollari, ma ha un
potenziale di crescita del 60% nel giro di pochi anni: il
mercato corre anche in Italia visto che entro il 2030 potrebbe sfiorare i 30 miliardi di euro.
Le assicurazioni integrate (o embedded insurance) permetteranno una
migliore personalizzazione della polizza sulle esigenze del cliente e maggiore velocità anche nella liquidazione dei sinistri: il 68% della Gen Z è interessato all’acquisto di queste assicurazioni digitali integrate.
"Il settore assicurativo sta vivendo un periodo di grande evoluzione ed è destinato a cambiare radicalmente in pochi anni: per sfruttare l’intero potenziale le compagnie si stanno dotando di soluzioni tecnologiche aprendo opportunità per i nuovi player”, dichiara
Luigi Alicante, Insurance Senior Account di Mia-Platform, tech company 100% italiana specializzata nella costruzione di applicazioni e piattaforme digitali cloud-native.
L’era del “
all you can ensure” è inesorabilmente cominciata. Non più solo casa, auto e polizza vita: adesso le assicurazioni riguardano anche biciclette, animali domestici, elettronica di consumo, strumenti musicali e molto altro. È la nuova era del settore assicurativo in cui è possibile proteggere tutto quello che ha un valore affettivo. Negli ultimi anni il
concetto di rischio ha assunto un nuovo significato: la pandemia, la situazione economica globale e una diffusa incertezza sul futuro hanno spinto il settore delle assicurazioni a trovare nuove modalità di arrivare al cliente finale e dare vita al mercato dell’embedded insurance, ovvero delle assicurazioni integrate.
In pratica, con un solo click, il consumatore potrà comprare una copertura assicurativa come prodotto integrato nell’acquisto di un altro bene o servizio. Tutto questo è reso possibile dalla trasformazione digitale che ha permesso lo snellimento di molte procedure all’interno del settore dei servizi assicurativi: l’intelligenza artificiale, la circolazione delle API, i big data e le piattaforme cloud hanno portato vantaggi economici e di efficienza per tutti i player che vogliono scalare il mercato dell’embedded insurance che attualmente vale 1.800 miliardi di dollari a livello globale con un potenziale di crescita del 60% in pochi anni secondo quanto riportato da Open & Embedded Insurance Observatory Report 2022.
All’interno di questo mercato i servizi più richiesti sono quelli di “bancassurance”, ovvero l’integrazione tra l’attività bancaria e quella assicurativa, che coprono il 70% del mercato, seguiti dai prodotti per la protezione personale con il 19%, l’affinity insurance con il 9% e chiude il settore travel con meno dell’1%.
Anche in Italia il mercato ha un ottimo potenziale di crescita: l’Italian Insurtech Association ha stimato che il mercato dell’embedded insurance varrà nei prossimi 10 anni fino al 20% del valore del settore assicurativo totale.
Nel dettaglio si tratta di un
giro d’affari che potrà valere quasi 30 miliardi di euro entro il 2030, tenendo in considerazione che per KPMG il mercato assicurativo italiano, con riferimento alle sole imprese con sede legale in Italia, vale 144 miliardi di euro a fine 2021.
Come è cambiato il mercato assicurativo con digitale e green?Il mercato assicurativo – spiega
Luigi Alicante - presenta
grandi opportunità di evoluzione digitale, che sarà trainata da alcuni trend che stanno già cambiando fortemente il mercato. Da un lato, l’entrata dei principali vendor Over The Top (OTT) digitali nel mercato (come, ad esempio, Amazon che ha aperto un portale di comparazione di polizze casa nel mercato inglese), che stanno obbligando le compagnie ad accelerare la vendita di polizze sul canale digitale e in ottica Embedded. Dall’altro lato, per le compagnie assicurative tradizionali il digitale apre scenari di innovazione di prodotto e di distribuzione che stanno già emergendo sia nel mercato italiano che internazionale.
Per accelerare l’adozione di prodotti digitali da parte dei clienti, le compagnie assicurative hanno la necessità di
modernizzare le proprie architetture IT per semplificare l’esperienza di acquisto dei propri clienti, e rendere i propri servizi sempre più accessibili e di semplice fruizione.
Per quanto riguarda il green – continua Alicante - l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA) afferma nella relazione intitolata “La svolta green dei trasporti e della mobilità. Sfide e opportunità per il mercato assicurativo” che gli assicuratori giocano un ruolo importante nell’incorporare i
principi di sostenibilità nelle loro politiche aziendali e nel garantire una trasformazione più sostenibile di comunità, economia e società.
Per esempio, si stanno affermando player Insurtech che erogano servizi di assicurazione soltanto su beni che soddisfano i criteri della circular economy, come auto o case a noleggio, escludendo tutti i prodotti lineari e non riutilizzabili o riciclabili, che hanno quindi un ciclo di vita breve.
Oppure il crescente impatto che stanno avendo i cambiamenti climatici sul mondo sta favorendo la distribuzione di polizze parametriche, che corrispondono il risarcimento non sul danno subito ma sul fenomeno che si è verificato. Ad esempio, in caso di maltempo, l’assicurato può ricevere un rimborso indipendentemente dal danno subito, ma per il semplice fatto che si è verificato l’episodio di maltempo.
Quali sono le nuove sfide del mercato assicurativo italiano?Le compagnie assicurative stanno affrontando diverse sfide. Da un lato, devono rispondere ai bisogni di clienti sempre più esigenti e digitali, che desiderano avere a disposizione tutti i dati relativi ai servizi acquistati in un unico punto, a cui accedere in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Dall’altro lato, si stanno confrontando con l’entrata di nuovi competitor digital native (come Amazon o Tesla) nel mercato, che le obbligano a rivisitare e innovare il proprio modello di business.
Nel futuro sarà sempre più importante accelerare l’innovazione delle modalità di vendita e distribuzione di prodotti e servizi, e favorire l’integrazione con partner, anche esterni al mercato assicurativo.
La collaborazione in ottica di
ecosistema permette di attivare nuovi canali di vendita in bundle con player come banche, catene retail, insurtech innovative per citarne alcuni, e di creare prodotti e servizi assicurativi innovativi che rispondono alle esigenze di tutti i segmenti di clientela.
Per permettere un’evoluzione coerente e stabile, per le compagnie sarà fondamentale semplificare e snellire processi interni e ottimizzare i sistemi IT sottostanti interni, per riuscire a competere con i nuovi player digital native.
La mobilità del futuro come cambierà il business del settore assicurativo?Alicante cita lo studio “Move to the future: la mobilità del 2031” realizzato da EY e IIA - Italian Insurtech Association, secondo cui i nuovi trend della mobilità (come, ad esempio, smart cities interconnesse, veicoli a guida autonoma e micromobilità tascabile) influenzeranno fortemente l’offerta delle compagnie assicurative, che stanno già sviluppando nuove tipologie di polizze, legate all’analisi comportamentale e dei dati di guida o calcolate in base ai km percorsi. In prospettiva, saranno sempre più diffusi i prodotti assicurativi dedicati alla mobilità multimodale, cioè legati alla persona indistintamente dal mezzo di trasporto utilizzato e allargata a più mezzi - bike, monopattino elettrico, scooter, macchina - sia privati sia in sharing - e soluzioni integrate all’interno di bundle di acquisto.
Quali opportunità nasceranno per i nuovi player tecnologici?Per fronteggiare le sfide di un mercato in continua evoluzione, le compagnie assicurative stanno mettendo l’innovazione e la digitalizzazione al centro delle strategie di sviluppo, spiega Alicante.
La tecnologia che abilita la modernizzazione dei sistemi IT sono le API (Application Program Interface), strumenti tecnologici che semplificano l’interoperabilità del dato e l’integrazione fra le assicurazioni e nuovi business partner, anche al di fuori del settore assicurativo, creando maggiori opportunità di generare nuovi business model, anche grazie alla scalabilità e all’evolvibilità del sistema.
Tuttavia, le API devono essere gestite, i processi adeguati a queste nuove tecnologie, e le persone formate in questo processo di cambiamento. I player tecnologici possono giocare un ruolo importante in questo ambito, supportando le compagnie ad adottare un API Portal, un catalogo dove sono censite e descritte nel dettaglio tutte le API che vengono utilizzate dai team applicativi interni, e accompagnando le persone in questa evoluzione.
C’è poi un altro tema di più ampia portata: in molte compagnie, il concetto di silos nell’IT è ancora diffuso. Questo impedisce di offrire un’esperienza
omnicanale, e di fornire la massima visibilità e disponibilità di propri dati ai propri clienti. I vendor tecnologici possono supportare le compagnie a disaccoppiare i dati dai sistemi sottostanti, e ad esporli in real-time ad applicazioni e servizi rivolti agli utenti finali, oppure ai propri business partners.